Le 10 Ultimissime Tendenze 2019 da Maison & Objet a Parigi
Attenzione all’ambiente, colori della natura, “transgenerazionalità”: le novità dal salone dell’arredamento di Parigi
Ogni anno, a Parigi, c’è un doppio appuntamento: Maison & Objet, una delle più importanti fiere internazionali dedicate agli operatori del settore dell’arredamento e del design. L’edizione autunnale 2018 (che si è tenuta dal 7 all’11 settembre) ha puntato come sempre sui due pilastri tematici dell’evento: la casa (la maison) e l’oggettistica (l’objet). L’evento di settembre ha attratto tremila espositori e oltre novantamila tra visitatori e buyer, la metà dei quali in arrivo da tutto il mondo. Houzz, naturalmente, non poteva mancare: siamo andati a curiosare tra gli stand della fiera, alla scoperta delle nuove tendenze che ci aspettano dietro l’angolo per l’anno venturo.
2. I colori della natura
Quest’anno più che mai, la palette dei colori proposta alla fiera risulta ricca di tonalità, ed è legata a doppio filo al mondo naturale: al centro della ruota cromatica troviamo i toni spenti del verde, del beige, del salmone e del fauve (un arancione rossiccio molto scuro, vicino al colore del cuoio).
«Il colore governa i nostri sensi?» era la domanda al centro della discussione durante uno degli incontri organizzati in seno all’evento. La risposta unanime degli oratori è stata affermativa: se per lo chef Thierry Marx «Il colore è fonte di seduzione» e per Abigail Bruce, del Pantone Color Institute, «Il Colore dell’Anno da noi annualmente selezionato riflette un’emozione e un’aspirazione del mondo intero», per Mathilde de l’Ecotais, reporter appassionata di arte culinaria, «La natura ci ispira e noi altro non facciamo che riprodurne in continuazione i colori».
Quest’anno più che mai, la palette dei colori proposta alla fiera risulta ricca di tonalità, ed è legata a doppio filo al mondo naturale: al centro della ruota cromatica troviamo i toni spenti del verde, del beige, del salmone e del fauve (un arancione rossiccio molto scuro, vicino al colore del cuoio).
«Il colore governa i nostri sensi?» era la domanda al centro della discussione durante uno degli incontri organizzati in seno all’evento. La risposta unanime degli oratori è stata affermativa: se per lo chef Thierry Marx «Il colore è fonte di seduzione» e per Abigail Bruce, del Pantone Color Institute, «Il Colore dell’Anno da noi annualmente selezionato riflette un’emozione e un’aspirazione del mondo intero», per Mathilde de l’Ecotais, reporter appassionata di arte culinaria, «La natura ci ispira e noi altro non facciamo che riprodurne in continuazione i colori».
3. La tavola, in versione aggiornata
Stoviglie e posaterie sembrano essere altrettanto soggette a questa ricerca del colore. Nel 2019 nasconderemo le onnipresenti stoviglie bianche e ci prenderemo il rischio di “provocare emozioni e ricordare l’effimero”, come sostiene lo chef Marx, servendo le ricette in piatti colorati che valorizzino al massimo le nostre ricette. Sarà un richiamo a tradizioni e culture antiche come quella giapponese, secondo la quale ciascun elaborato dialoga con il piatto nel quale è presentato (basti pensare alla zuppa di miso servita nella sua ciotola rosso lacca).
Stoviglie e posaterie sembrano essere altrettanto soggette a questa ricerca del colore. Nel 2019 nasconderemo le onnipresenti stoviglie bianche e ci prenderemo il rischio di “provocare emozioni e ricordare l’effimero”, come sostiene lo chef Marx, servendo le ricette in piatti colorati che valorizzino al massimo le nostre ricette. Sarà un richiamo a tradizioni e culture antiche come quella giapponese, secondo la quale ciascun elaborato dialoga con il piatto nel quale è presentato (basti pensare alla zuppa di miso servita nella sua ciotola rosso lacca).
4. Tante piante
Non è una sorpresa per nessuno: le piante hanno sempre giocato un ruolo importante nell’arredamento, sia – come abbiamo detto sopra – per l’aggiunta di note di colore, sia per il potere decorativo di elementi come le piante da appartamento, i mazzi di fiori secchi e le grandi pitture e fotografie murali. Negli ultimi anni le piante esotiche, in particolare, hanno vissuto un momento di grande popolarità, ma le piante autoctone, come per esempio le ortensie, stanno piano piano tornando alla ribalta, per rasserenare le nostre caotiche vite.
Non è una sorpresa per nessuno: le piante hanno sempre giocato un ruolo importante nell’arredamento, sia – come abbiamo detto sopra – per l’aggiunta di note di colore, sia per il potere decorativo di elementi come le piante da appartamento, i mazzi di fiori secchi e le grandi pitture e fotografie murali. Negli ultimi anni le piante esotiche, in particolare, hanno vissuto un momento di grande popolarità, ma le piante autoctone, come per esempio le ortensie, stanno piano piano tornando alla ribalta, per rasserenare le nostre caotiche vite.
5. Comfort!
Se il “Comfort” era stato il tema centrale scelto per la scorsa edizione dell’evento, sicuramente anche in questa tornata non è stato abbandonato. Anzi, in questo autunno è stato ulteriormente sviluppato e sviscerato, specialmente nel settore della progettazione dei divani: alla fiera abbiamo visto la più grande varietà di cuscinoni e velluti ultra-soffici, disegnati appositamente per scaldare il nostro prossimo inverno.
Se il “Comfort” era stato il tema centrale scelto per la scorsa edizione dell’evento, sicuramente anche in questa tornata non è stato abbandonato. Anzi, in questo autunno è stato ulteriormente sviluppato e sviscerato, specialmente nel settore della progettazione dei divani: alla fiera abbiamo visto la più grande varietà di cuscinoni e velluti ultra-soffici, disegnati appositamente per scaldare il nostro prossimo inverno.
6. Un tocco di internazionalità
Se, da un lato, è importante tenere in vita tradizioni e saperi locali e incoraggiare le produzioni autoctone, dall’altro i sogni di tutti noi ci portano in terre lontane. Qualche esempio di oggetto decorativo che troveremo negli interni del 2019? Lane filate in Sudamerica, le sedute charpoy indiane, gli oggetti artigianali delle popolazioni Senufo dell’Africa occidentale, i motivi a quadrifoglio della tradizione islamica, le lampade spiegazzate ispirate agli origami giapponesi. La tendenza sarà quella di allontanarsi dal design standardizzato e privilegiare i prodotti del commercio equo e solidale.
Se, da un lato, è importante tenere in vita tradizioni e saperi locali e incoraggiare le produzioni autoctone, dall’altro i sogni di tutti noi ci portano in terre lontane. Qualche esempio di oggetto decorativo che troveremo negli interni del 2019? Lane filate in Sudamerica, le sedute charpoy indiane, gli oggetti artigianali delle popolazioni Senufo dell’Africa occidentale, i motivi a quadrifoglio della tradizione islamica, le lampade spiegazzate ispirate agli origami giapponesi. La tendenza sarà quella di allontanarsi dal design standardizzato e privilegiare i prodotti del commercio equo e solidale.
7. Autenticità
Gli oggetti realizzati a mano piacciono molto, sono decorativi e rendono originale un ambiente. Chi non è particolarmente portato per il bricolage può ripiegare sui prodotti artigianali, che celebrano la capacità di chi li ha realizzati, danno un tocco unico agli arredi e regalano atmosfere di autenticità. Quest’anno, in particolare, abbiamo notato la presenza di tessuti fatti a mano, bottiglie in vetro soffiato e oggetti in terracotta.
Trending Now: 6 Motivi Décor che Entreranno nelle Nostre Case
Gli oggetti realizzati a mano piacciono molto, sono decorativi e rendono originale un ambiente. Chi non è particolarmente portato per il bricolage può ripiegare sui prodotti artigianali, che celebrano la capacità di chi li ha realizzati, danno un tocco unico agli arredi e regalano atmosfere di autenticità. Quest’anno, in particolare, abbiamo notato la presenza di tessuti fatti a mano, bottiglie in vetro soffiato e oggetti in terracotta.
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8. Tributi al passato
Alcuni lamentano che il design continua a voltarsi indietro nel tempo in cerca di ispirazione. I mobili degli anni Cinquanta e i motivi Art Déco la fanno ancora da protagonisti, mettendo in ombra lo stile contemporaneo sulle carte da parati così come nelle poltrone o nelle credenze. Non potremmo, piuttosto, vedere questa tendenza come un omaggio alle vecchie generazioni e desiderare di costruire dei legami con il passato, invece che volerli rompere?
Alcuni lamentano che il design continua a voltarsi indietro nel tempo in cerca di ispirazione. I mobili degli anni Cinquanta e i motivi Art Déco la fanno ancora da protagonisti, mettendo in ombra lo stile contemporaneo sulle carte da parati così come nelle poltrone o nelle credenze. Non potremmo, piuttosto, vedere questa tendenza come un omaggio alle vecchie generazioni e desiderare di costruire dei legami con il passato, invece che volerli rompere?
9. Tocchi sofisticati
Sgabelli vellutati su basi in ottone e tavolini color verde-marmo con piedi super-sottili? Sono il genere di elemento di moda quest’anno, con quel tocco di sofisticata eleganza che aggiungono ai nostri interni. Il perfetto esempio di come il design di nuova generazione possa innovare materiali e forme ispirandosi al passato. Viva la “transgenerazionalità”!
Sgabelli vellutati su basi in ottone e tavolini color verde-marmo con piedi super-sottili? Sono il genere di elemento di moda quest’anno, con quel tocco di sofisticata eleganza che aggiungono ai nostri interni. Il perfetto esempio di come il design di nuova generazione possa innovare materiali e forme ispirandosi al passato. Viva la “transgenerazionalità”!
10. E se dovessimo scegliere “l’oggetto” dell’anno?
Sarebbe qualcosa di pratico, di ben progettato, di facile uso e… un qualcosa che ci ricordi la sedia su cui passavamo le ore a scuola quando eravamo piccoli. È un oggetto dipinto in un colore che rientra nella palette dell’anno, ed è un elemento che può essere usato sia negli interni che per esterni. In breve, è un pezzo che va sempre bene. Una presenza che non abbiamo potuto non notare in questa edizione della fiera è stata la sedia in acciaio con fasce orizzontali e sottili piedini cilindrici. Da Adico a Petite Friture, molti sono i marchi che hanno esposto una versione di questo “oggetto” del momento.
E ora, a te la parola!
Quale di queste novità d’arredo 2018 ti ha colpito di più?
Sarebbe qualcosa di pratico, di ben progettato, di facile uso e… un qualcosa che ci ricordi la sedia su cui passavamo le ore a scuola quando eravamo piccoli. È un oggetto dipinto in un colore che rientra nella palette dell’anno, ed è un elemento che può essere usato sia negli interni che per esterni. In breve, è un pezzo che va sempre bene. Una presenza che non abbiamo potuto non notare in questa edizione della fiera è stata la sedia in acciaio con fasce orizzontali e sottili piedini cilindrici. Da Adico a Petite Friture, molti sono i marchi che hanno esposto una versione di questo “oggetto” del momento.
E ora, a te la parola!
Quale di queste novità d’arredo 2018 ti ha colpito di più?
Produciamo troppo e, in particolare, produciamo troppi oggetti monouso. L’ambiente è inquinato e il benessere degli esseri umani e degli animali non sempre è oggetto del rispetto che merita. Il capitalismo sarà in grado di offrirci sicurezza e confort nel futuro? Di fronte a preoccupazioni e pensieri di questa portata, condivisi da così tante persone su tutto il pianeta, è importante far scattare un allarme riguardo a ciò che ci aspetta negli anni a venire e a come produciamo e consumiamo.
Ogni anno, Maison & Objet seleziona un esperto affinché presenti, in una sezione della fiera dedicata alle maggiori fonti d’ispirazione del momento, il proprio punto di vista sui trend di consumo. Quest’anno è stata la volta di Vincent Grégoire, trend-spotter presso l’agenzia specializzata in innovazione e creatività Nelly Rodi, il quale ha voluto indirizzare l’attenzione sul tema della “virtù”. La sua installazione ha messo in scena un “villaggio” formato da sei “case”, ciascuna delle quali presentava al visitatore un tema diverso: i materiali, il lavoro minorile, il coinvolgimento dell’essere umano nella produzione, il riciclo, il veganismo e la responsabilità.
«Sta a ognuno di noi fare bene, essere impegnati in un ciclo virtuoso, così da coinvolgere le altre persone piuttosto che imporre loro un cambiamento», spiega Vincent Grégoire. «Proponendo questo tema – la “virtù” – ho gettato dei semini, e vorrei vederli crescere. Sono convinto che sono questi i valori che uniranno le diverse generazioni».