Prima e Dopo: Una Parete Vetrata Trasforma un Monolocale di 36 mq
L’appartamento parigino di una ragazza viene rinnovato con una nuova camera da letto, una cucina e uno stile raffinato
Agnès Carpentier
25. februar 2018
Un padre ha acquistato questo monolocale per la figlia studentessa. Situato nel centro di Parigi in un edificio degli anni Settanta, l’appartamento era composto da un luminoso salotto con cucina a vista e un bagno sproporzionatamente grande.
Dopo aver vissuto nell’appartamento così com’era per due mesi, la giovane ha capito due cose: il rumore proveniente dalla strada e dagli altri piani era insopportabile e dormire in salotto, e quindi rimontare il divano ogni mattina, era molto laborioso. Insieme al padre si è rivolta all’architetto Emilie Melin, dopo aver visto i suoi precedenti progetti su Houzz, per trovare delle soluzioni. Il risultato è stato una nuova camera da letto, separata dal salotto grazie a una parete in vetro, e un migliore isolamento acustico.
Dopo aver vissuto nell’appartamento così com’era per due mesi, la giovane ha capito due cose: il rumore proveniente dalla strada e dagli altri piani era insopportabile e dormire in salotto, e quindi rimontare il divano ogni mattina, era molto laborioso. Insieme al padre si è rivolta all’architetto Emilie Melin, dopo aver visto i suoi precedenti progetti su Houzz, per trovare delle soluzioni. Il risultato è stato una nuova camera da letto, separata dal salotto grazie a una parete in vetro, e un migliore isolamento acustico.
Fotografie del Prima di Emilie Melin
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una studentessa
Dove: VIII arrondissement di Parigi, Francia
Dimensioni: 36 m²
Durata dei lavori: 10 settimane, ultimati nel giugno del 2017
Budget: 56.000 euro, tasse incluse
Architetto: Emilie Melin
Responsabile del progetto: Maxime Gaffory, dell’impresa di ristrutturazioni Mon Concept Habitation
Prima: L’appartamento è un ampio spazio relativamente quadrato, che, quando la studentessa vi ci si è trasferita, conservava ancora la disposizione originale degli anni Settanta. In questa fotografia del “prima”, la porta d’ingresso si trova sullo sfondo, la cucina a vista è sulla destra, mentre il bagno è sulla sinistra, dietro all’armadio. Alle spalle della fotografa e fuori dallo scatto, le finestre a tutta altezza corrono per tutta la lunghezza della parete e si affacciano sulla strada.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una studentessa
Dove: VIII arrondissement di Parigi, Francia
Dimensioni: 36 m²
Durata dei lavori: 10 settimane, ultimati nel giugno del 2017
Budget: 56.000 euro, tasse incluse
Architetto: Emilie Melin
Responsabile del progetto: Maxime Gaffory, dell’impresa di ristrutturazioni Mon Concept Habitation
Prima: L’appartamento è un ampio spazio relativamente quadrato, che, quando la studentessa vi ci si è trasferita, conservava ancora la disposizione originale degli anni Settanta. In questa fotografia del “prima”, la porta d’ingresso si trova sullo sfondo, la cucina a vista è sulla destra, mentre il bagno è sulla sinistra, dietro all’armadio. Alle spalle della fotografa e fuori dallo scatto, le finestre a tutta altezza corrono per tutta la lunghezza della parete e si affacciano sulla strada.
Fotografie del Dopo di Stéphane Vasco
Dopo: Il bagno originale di 5 m² era sproporzionato rispetto alla superficie complessiva dell’appartamento (36 m²). I proprietari hanno chiesto all’architetto di trasformare una parte di quello spazio in una nuova zona notte.
Dopo: Il bagno originale di 5 m² era sproporzionato rispetto alla superficie complessiva dell’appartamento (36 m²). I proprietari hanno chiesto all’architetto di trasformare una parte di quello spazio in una nuova zona notte.
Volevano una parete vetrata con telaio in acciaio per fare apparire più grande la zona notte e illuminarla grazie alla luce proveniente dalle finestre del salotto.
«È davvero un’ottima soluzione, che crea una camera da letto piacevole e luminosa», afferma l’architetto.
«È davvero un’ottima soluzione, che crea una camera da letto piacevole e luminosa», afferma l’architetto.
La nuova camera da letto occupa parte di quello che in precedenza era il bagno e “invade” leggermente il salotto, per avere uno spazio di 7 m². Così facendo è stato possibile inserire un letto matrimoniale da 140 centimetri con contenitore, oltre a una scaffalatura e un armadio (in fotografia sulla sinistra). La testiera del letto divide inoltre la zona notte dal bagno di 2 m².
Prima: Il vecchio bagno aveva una vasca lunga 180 centimetri, un ampio mobile con lavabo e wc.
Lavorare con l’architetto giusto può fare la differenza. Cerca quello vicino a te sulla pagina di Houzz dedicata ai professionisti italiani
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Lavabo smaltato: Jacob Delafon; rubinetteria: Grohe; piastrelle effetto marmo: Porcelanosa; piastrelle zellige: Mosaic del Sur
Dopo: Emilie Melin ha recuperato un po’ di spazio grazie a uno stretto mobile con lavabo e una doccia walk-in. Quello che manca a questa nuova versione in termini di spazio viene compensato da dettagli raffinati: mobiletti con finitura in rovere, un lavabo smaltato, piastrelle zellige di colore nero sul muro della doccia e piastrelle effetto marmo sul pavimento.
Ora il wc è separato da un tramezzo e vi si può accedere dalla zona d’ingresso dell’appartamento. «Questa soluzione era più pratica rispetto al dover attraversare la zona notte e il bagno per poter andare al wc», spiega l’architetto.
Dopo: Emilie Melin ha recuperato un po’ di spazio grazie a uno stretto mobile con lavabo e una doccia walk-in. Quello che manca a questa nuova versione in termini di spazio viene compensato da dettagli raffinati: mobiletti con finitura in rovere, un lavabo smaltato, piastrelle zellige di colore nero sul muro della doccia e piastrelle effetto marmo sul pavimento.
Ora il wc è separato da un tramezzo e vi si può accedere dalla zona d’ingresso dell’appartamento. «Questa soluzione era più pratica rispetto al dover attraversare la zona notte e il bagno per poter andare al wc», spiega l’architetto.
Prima: La seconda sfida principale era rappresentata dall’insonorizzazione dell’appartamento. La ragazza riusciva a sentire i vicini del piano di sopra e di sotto come se si trovassero in casa sua, e il rumore proveniente dalla strada era un ulteriore cruccio.
L’architetto ha affrontato questo problema rivestendo le pareti e il soffitto con 4,5 cm di lana di roccia e due lastre insonorizzanti dell’azienda francese Placo disposte una sull’altra. Ha inoltre posato la pavimentazione in rovere su un sottofondo di sughero di 0,5 cm.
«È incredibile quanto sia efficace. La proprietaria non sente più il rumore proveniente da altre parti dell’edificio», racconta Emilie Melin. «D’altro canto l’impresa edile è dovuta intervenire molto: dovevamo rivestire l’intero appartamento con due strati di pannelli in cartongesso e li abbiamo portati su per le scale perché l’ascensore era troppo piccolo. Due delle dieci settimane impiegate per la ristrutturazione sono state dedicate ai lavori di insonorizzazione».
Inoltre, sono state montate finestre con doppi vetri e insonorizzate per bloccare i rumori della strada.
«È incredibile quanto sia efficace. La proprietaria non sente più il rumore proveniente da altre parti dell’edificio», racconta Emilie Melin. «D’altro canto l’impresa edile è dovuta intervenire molto: dovevamo rivestire l’intero appartamento con due strati di pannelli in cartongesso e li abbiamo portati su per le scale perché l’ascensore era troppo piccolo. Due delle dieci settimane impiegate per la ristrutturazione sono state dedicate ai lavori di insonorizzazione».
Inoltre, sono state montate finestre con doppi vetri e insonorizzate per bloccare i rumori della strada.
Prima: Entrando in casa, la cucina è sempre stata sulla sinistra. Il bancone originale sporgeva, rendendo lo spazio più stretto e impedendo di muoversi liberamente. La proprietaria desiderava modernizzare questa zona, ma le piaceva l’idea della cucina a vista rispetto al salotto e voleva mantenere una disposizione simile.
Dopo: La forma a L originale della cucina è stata mantenuta, ma il bancone è stato spostato dall’ingresso al salotto per dare maggiore libertà di movimento.
Di fronte alla cucina è ora appeso uno specchio di grandi dimensioni: «È un bel trucco per ingrandire visivamente lo spazio», spiega l’architetto.
Ha anche una posizione molto pratica, vicino all’armadio. Come la camera da letto, anche la cucina invade leggermente il salotto, facendo spazio per un armadio di 2 m².
Di fronte alla cucina è ora appeso uno specchio di grandi dimensioni: «È un bel trucco per ingrandire visivamente lo spazio», spiega l’architetto.
Ha anche una posizione molto pratica, vicino all’armadio. Come la camera da letto, anche la cucina invade leggermente il salotto, facendo spazio per un armadio di 2 m².
Grazie al bancone da cucina, la giovane può continuare a mangiare, come faceva prima, sul lato del salotto.
La nuova cucina è dotata di armadietti dell’Ikea che sono stati adattati e ha tutto l’occorrente di una cucina molto più grande: un forno combinato con microonde, un piano cottura a induzione, un frigorifero con freezer, una lavastoviglie e una lavatrice.
La nuova cucina è dotata di armadietti dell’Ikea che sono stati adattati e ha tutto l’occorrente di una cucina molto più grande: un forno combinato con microonde, un piano cottura a induzione, un frigorifero con freezer, una lavastoviglie e una lavatrice.
Piastrelle: Mosaic del Sur; parquet: La Parqueterie Nouvelle;armadietti della cucina: Voxtorp, Ikea; piano di lavoro in laminato: Ekbacken, Ikea
La proprietaria ha approvato lo schema cromatico bianco e nero, con l’aggiunta di finiture in legno chiaro per creare calore. Le sono particolarmente piaciuti due dei dettagli proposti dall’architetto: le piastrelle del pavimento in cemento con un motivo 3D che si fonde in modo creativo con il parquet e il paraschizzi realizzato in zellige, che crea un bel contrasto con i frontali lisci e lavorati industrialmente della cucina.
La proprietaria ha approvato lo schema cromatico bianco e nero, con l’aggiunta di finiture in legno chiaro per creare calore. Le sono particolarmente piaciuti due dei dettagli proposti dall’architetto: le piastrelle del pavimento in cemento con un motivo 3D che si fonde in modo creativo con il parquet e il paraschizzi realizzato in zellige, che crea un bel contrasto con i frontali lisci e lavorati industrialmente della cucina.
La proprietaria desiderava che i pensili della cucina fossero un tutt’uno con il salotto. Emilie Melin le ha proposto di usare un sistema componibile dell’Ikea per avere spazio in cui riporre le cose e un mobile per la televisione. Le finiture delicate sono realizzate in compensato di betulla.
Nel salotto il lavoro sulla luce è particolarmente evidente. «L’illuminazione influisce sempre sull’atmosfera e sul senso generale di comfort, e mi piace dedicarle la giusta attenzione», spiega l’architetto. «Avendo isolato acusticamente il soffitto, non volevo creare nuovi buchi per i faretti. Abbiamo perciò inserito un lampadario a sospensione sopra al bancone della cucina, oltre a lampade da parete e strisce Led».
Nel salotto il lavoro sulla luce è particolarmente evidente. «L’illuminazione influisce sempre sull’atmosfera e sul senso generale di comfort, e mi piace dedicarle la giusta attenzione», spiega l’architetto. «Avendo isolato acusticamente il soffitto, non volevo creare nuovi buchi per i faretti. Abbiamo perciò inserito un lampadario a sospensione sopra al bancone della cucina, oltre a lampade da parete e strisce Led».
Nonostante le dimensioni del salotto siano state ridotte, questa stanza misura ancora 16 m², pertanto Emilie Melin ha deciso di inserire due divani per poter ospitare gli amici in tutta comodità. Per ottimizzare gli spazi, un mobiletto realizzato su misura in compensato di betulla circonda su due lati la parete vetrata della zona notte.
Il prezzo della ristrutturazione (56 mila euro) potrebbe essere alto per un monolocale, ma riflette gli ampi cambiamenti apportati: «Abbiamo completamente rifatto l’insonorizzazione, l’impianto elettrico e quello idraulico, optando sempre per finiture di pregio: parquet in legno massello, piastrelle di cemento e zellige», spiega l’architetto.
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Il prezzo della ristrutturazione (56 mila euro) potrebbe essere alto per un monolocale, ma riflette gli ampi cambiamenti apportati: «Abbiamo completamente rifatto l’insonorizzazione, l’impianto elettrico e quello idraulico, optando sempre per finiture di pregio: parquet in legno massello, piastrelle di cemento e zellige», spiega l’architetto.
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