Tendenze: Il Bagno del 2019 è Sobrio ma Non Più Minimal
9 trend per il progetto del bagno visti a Cersaie: finiture, piastrelle e design innovativo per vasche e sanitari
Laura Molteni
2. oktober 2018
Anche quest’anno Houzz era presente a Cersaie, il Salone Internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredo bagno, con uno stand per incontrare i professionisti dal vivo; noi della redazione abbiamo invece girato per la fiera in cerca di tendenze.
Cersaie (24-28 settembre 2018) è un evento internazionale che si tiene ogni anno a Bologna. Gli espositori sono stati 840, di cui 452 aziende di piastrelle di ceramica e 181 di arredo bagno, e per oltre un terzo si tratta di marchi esteri. Questa edizione ha registrato 112.104 ingressi, con una crescita (+1,6%) di visitatori internazionali (54.025 presenze).
Molte tendenze confermano quanto già intercettato da Houzz – e in questo Ideabook troverete diversi link con approfondimenti ricchi di ispirazioni – altre, come una vasca da bagno di nuova concezione, aprono le porte a modelli dell’abitare che rispecchiano i tempi (necessità di staccare la spina, case sempre più piccole, personalizzazione, diminuzione dei consumi…). Ecco quindi quali saranno secondo noi le soluzioni protagoniste per il progetto del bagno 2019.
Cersaie (24-28 settembre 2018) è un evento internazionale che si tiene ogni anno a Bologna. Gli espositori sono stati 840, di cui 452 aziende di piastrelle di ceramica e 181 di arredo bagno, e per oltre un terzo si tratta di marchi esteri. Questa edizione ha registrato 112.104 ingressi, con una crescita (+1,6%) di visitatori internazionali (54.025 presenze).
Molte tendenze confermano quanto già intercettato da Houzz – e in questo Ideabook troverete diversi link con approfondimenti ricchi di ispirazioni – altre, come una vasca da bagno di nuova concezione, aprono le porte a modelli dell’abitare che rispecchiano i tempi (necessità di staccare la spina, case sempre più piccole, personalizzazione, diminuzione dei consumi…). Ecco quindi quali saranno secondo noi le soluzioni protagoniste per il progetto del bagno 2019.
1. Piastrelle coordinate
Perché limitarsi a un solo formato e a un’unica tonalità di piastrelle per il bagno?
Oggi è possibile sbizzarrirsi scegliendo diversi tipi di rivestimenti per dare un tocco unico alla stanza, con stile.
Molte aziende, infatti, creano a monte collezioni di piastrelle con formati, finiture, disegni e colori diversi che si abbinano perfettamente, favorendo la creatività dei progettisti.
Rivestimento: piastrelle della collezione Pat di Fap ceramiche, finiture Sky (azzurro pieno) e Deco Blue (puntinato), 30.5x91.5 cm.
Perché limitarsi a un solo formato e a un’unica tonalità di piastrelle per il bagno?
Oggi è possibile sbizzarrirsi scegliendo diversi tipi di rivestimenti per dare un tocco unico alla stanza, con stile.
Molte aziende, infatti, creano a monte collezioni di piastrelle con formati, finiture, disegni e colori diversi che si abbinano perfettamente, favorendo la creatività dei progettisti.
Rivestimento: piastrelle della collezione Pat di Fap ceramiche, finiture Sky (azzurro pieno) e Deco Blue (puntinato), 30.5x91.5 cm.
2. Formati: il rettangolo va riconsiderato?
La sperimentazione di pose e formati non smette di stupire (ad esempio in un Ideabook vi abbiamo parlato delle piastrelle a squame di pesce, viste parecchio durante questo Cersaie), ma sembra che il classico rettangolo 10x20, 10x30, 11x25 sia tornato alla ribalta, complice la tendenza delle piastrelle in stile metropolitana francese.
La fuga diventa protagonista: non più solo una necessità, ma realizzata larga in modo che sia bene in evidenza, in contrasto con il colore delle piastrelle.
La posa in verticale con piastrelle allineate è tornata ad essere molto di tendenza.
Arredi: collezione Petra di Artesi.
La sperimentazione di pose e formati non smette di stupire (ad esempio in un Ideabook vi abbiamo parlato delle piastrelle a squame di pesce, viste parecchio durante questo Cersaie), ma sembra che il classico rettangolo 10x20, 10x30, 11x25 sia tornato alla ribalta, complice la tendenza delle piastrelle in stile metropolitana francese.
La fuga diventa protagonista: non più solo una necessità, ma realizzata larga in modo che sia bene in evidenza, in contrasto con il colore delle piastrelle.
La posa in verticale con piastrelle allineate è tornata ad essere molto di tendenza.
Arredi: collezione Petra di Artesi.
Un’idea alternativa al rettangolo 10x20 è quella di sceglierlo in versione mosaico, anche in questo caso posato in verticale invece che orizzontale; i rettangoli disallineati creano l’effetto “parete di mattoncini”.
Mosaico: Rock Art Smart di Roca, colore Aqua, 30x30 cm.
Mosaico: Rock Art Smart di Roca, colore Aqua, 30x30 cm.
Se volete qualcosa di un po’ diverso e le piastrelle esagonali vi sembrano statiche o troppo “già viste”, il formato a cella (o esagono asimmetrico) con piastrelle in sfumature diverse è una soluzione che potrebbe andare oltre le mode del momento.
Pavimento: collezione Abaco di Ceramica Colli di Sassuolo, decoro Esagona Irregolare, 35x28 cm.
Pavimento: collezione Abaco di Ceramica Colli di Sassuolo, decoro Esagona Irregolare, 35x28 cm.
3. Texture 3D
I decori a rilievo su piastrelle di gres e ceramica non smettono di stupire. In particolare, sui rivestimenti di colore bianco puro, sia lucidi che opachi, creano un effetto molto gradevole che non annoia.
Interessanti anche sulle lastre effetto marmo, per movimentare e rendere più contemporanea questa classica finitura.
In questa foto, a parete: collezione Excelsior di Ascot, ceramica porcellanata effetto marmo, finitura Infinity Honey Mirror, 50x150 cm.
Foto successiva, piastrelle: collezione Lumina di Fap ceramiche, decoro Bubble, finitura White Matt, 25x75cm.
I decori a rilievo su piastrelle di gres e ceramica non smettono di stupire. In particolare, sui rivestimenti di colore bianco puro, sia lucidi che opachi, creano un effetto molto gradevole che non annoia.
Interessanti anche sulle lastre effetto marmo, per movimentare e rendere più contemporanea questa classica finitura.
In questa foto, a parete: collezione Excelsior di Ascot, ceramica porcellanata effetto marmo, finitura Infinity Honey Mirror, 50x150 cm.
Foto successiva, piastrelle: collezione Lumina di Fap ceramiche, decoro Bubble, finitura White Matt, 25x75cm.
Una tendenza confermata anche da Marco Paolelli di Meneghello Paolelli Associati, studio di design che collabora con una decina di aziende del settore arredo bagno, che afferma: «Studiando il settore da oltre dieci anni, guardandomi attorno, osservo un bisogno di normalità che si scontra con il desiderio di esagerare.
Da un lato manufatti semplici, rassicuranti e dalle linee morbide, dall’altro collezioni innovative, per certi aspetti spigolose, che hanno voglia di andare “oltre” e suscitare emozioni. La matericità del prodotto sta vivendo il suo momento d’oro. Marmo “in”, legno “out”; decorazione in tutte le sue forme “in”, minimalismo “out”».
Da un lato manufatti semplici, rassicuranti e dalle linee morbide, dall’altro collezioni innovative, per certi aspetti spigolose, che hanno voglia di andare “oltre” e suscitare emozioni. La matericità del prodotto sta vivendo il suo momento d’oro. Marmo “in”, legno “out”; decorazione in tutte le sue forme “in”, minimalismo “out”».
4. Pietre artificiali
I puristi dei materiali naturali non vorranno sentire ragioni, ma sono potenzialmente molti i motivi per scegliere lastre di pietra artificiale: resistenza all’usura, facilità di pulizia, proprietà antibatteriche, per citarne alcuni.
Ad esempio, le piastrelle in foto, sono in Kerlite, un gres porcellanato molto sottile e resistente – grazie a un rinforzo in fibra di vetro – e dotate di tecnologia antibatterica.
Questa tecnologia – inglobata nelle piastrelle in fase di cottura, quindi eterna e non esauribile – si basa sugli ioni di argento che
bloccano il metabolismo dei batteri, eliminandoli e impedendone
la proliferazione.
Rivestimento e pavimento: Pietra d’Iseo di Cotto d’Este, 60x120 cm a parete, 120x260 cm a pavimento. L’effetto ricreato è quello del Ceppo di Grè, una pietra molto usata nei palazzi di Milano e della Lombardia poiché estratta dalle cave vicino al lago di Iseo (100 km a est di Milano).
I puristi dei materiali naturali non vorranno sentire ragioni, ma sono potenzialmente molti i motivi per scegliere lastre di pietra artificiale: resistenza all’usura, facilità di pulizia, proprietà antibatteriche, per citarne alcuni.
Ad esempio, le piastrelle in foto, sono in Kerlite, un gres porcellanato molto sottile e resistente – grazie a un rinforzo in fibra di vetro – e dotate di tecnologia antibatterica.
Questa tecnologia – inglobata nelle piastrelle in fase di cottura, quindi eterna e non esauribile – si basa sugli ioni di argento che
bloccano il metabolismo dei batteri, eliminandoli e impedendone
la proliferazione.
Rivestimento e pavimento: Pietra d’Iseo di Cotto d’Este, 60x120 cm a parete, 120x260 cm a pavimento. L’effetto ricreato è quello del Ceppo di Grè, una pietra molto usata nei palazzi di Milano e della Lombardia poiché estratta dalle cave vicino al lago di Iseo (100 km a est di Milano).
5. Colori pastello
Se le piastrelle grigie, bianche ed effetto marmo rimangono le regine indiscusse per rivestimenti e pavimenti del bagno, la nota di colore che più si è imposta è quella del verde salvia, seguita dal marsala e rosa pastello.
Non solo per le piastrelle, ma anche per arredi, sanitari e accessori.
Foto precedente, rivestimento: piastrelle in pasta bianca smaltata collezione Even di Panaria Ceramica, colore Leaf (lisce e con decoro Shapes), 35x100 cm; in questa foto, piatto doccia: linea Color Collection di Agha, in verde.
Se le piastrelle grigie, bianche ed effetto marmo rimangono le regine indiscusse per rivestimenti e pavimenti del bagno, la nota di colore che più si è imposta è quella del verde salvia, seguita dal marsala e rosa pastello.
Non solo per le piastrelle, ma anche per arredi, sanitari e accessori.
Foto precedente, rivestimento: piastrelle in pasta bianca smaltata collezione Even di Panaria Ceramica, colore Leaf (lisce e con decoro Shapes), 35x100 cm; in questa foto, piatto doccia: linea Color Collection di Agha, in verde.
6. Rubinetteria nera
Il bagno bianco e nero piace, e molto. Il settore rubinetteria segue il trend proponendo il nero (o il bianco) non più come finitura in più per ampliare l’offerta base (quella dei rubinetti cromati acciaio, per intenderci), ma elaborando l’estetica di nuovi prodotti pensati fin dall’inizio in questo raffinato colore.
Rubinetto monocomando: Slim di Cisal.
Il bagno bianco e nero piace, e molto. Il settore rubinetteria segue il trend proponendo il nero (o il bianco) non più come finitura in più per ampliare l’offerta base (quella dei rubinetti cromati acciaio, per intenderci), ma elaborando l’estetica di nuovi prodotti pensati fin dall’inizio in questo raffinato colore.
Rubinetto monocomando: Slim di Cisal.
In passato abbiamo già parlato dei pro e contro del box doccia in stile industriale. La sua evoluzione sta nei modelli con anta in vetro serigrafato (stampato) che riproduce la scansione metallica senza quindi usare i veri e propri profili: è più leggera e facile da pulire.
Cabina doccia walk-in: Libero 3000 Industrial Design di Duka.
Cabina doccia walk-in: Libero 3000 Industrial Design di Duka.
7. Relax di lusso, anche in piccoli bagni
I tempi dell’ingombrante e “plasticosa” vasca idromassaggio sono finiti: ora è possibile avere questo modello deluxe anche se l’ambiente bagno è piccolo, grazie all’utilizzo di un materiale come il solid surface che permette di avere profili più sottili e ai meccanismi che occupano meno spazio (e sono più silenziosi, caratteristica da non sottovalutare se la stanza è piccola o open space).
Freestanding o a parete, ovali o rettangolari, ce n’è per tutti i gusti.
Foto precedente, vasca idromassaggio: Calle di Hafro; in questa foto, la nuova vasca Arga di Jacuzzi dotata di tecnologia Swirlpool, ovvero un sistema che non crea “bolle” attraverso i getti d’aria, ma delicati vortici che “accarezzano” il corpo immerso nell’acqua. Con infusore integrato di sali da bagno e cromoterapia.
I tempi dell’ingombrante e “plasticosa” vasca idromassaggio sono finiti: ora è possibile avere questo modello deluxe anche se l’ambiente bagno è piccolo, grazie all’utilizzo di un materiale come il solid surface che permette di avere profili più sottili e ai meccanismi che occupano meno spazio (e sono più silenziosi, caratteristica da non sottovalutare se la stanza è piccola o open space).
Freestanding o a parete, ovali o rettangolari, ce n’è per tutti i gusti.
Foto precedente, vasca idromassaggio: Calle di Hafro; in questa foto, la nuova vasca Arga di Jacuzzi dotata di tecnologia Swirlpool, ovvero un sistema che non crea “bolle” attraverso i getti d’aria, ma delicati vortici che “accarezzano” il corpo immerso nell’acqua. Con infusore integrato di sali da bagno e cromoterapia.
8. Pulizia sanitari
Il design del wc (e delle sue componenti) si concentra su migliorie dal punto di vista dell’igiene: dalle tavolette che si staccano in un click all’eliminazione della brida, il bordo interno del water.
Sanitari: App di Flaminia nella nuova colorazione Fango; il wc è privo di brida. Coprivaso: Slim con discesa rallentata e cerniere a sgancio rapido.
Trend Revival: I Sanitari Colorati Sono di Nuovo una Buona Idea?
Il design del wc (e delle sue componenti) si concentra su migliorie dal punto di vista dell’igiene: dalle tavolette che si staccano in un click all’eliminazione della brida, il bordo interno del water.
Sanitari: App di Flaminia nella nuova colorazione Fango; il wc è privo di brida. Coprivaso: Slim con discesa rallentata e cerniere a sgancio rapido.
Trend Revival: I Sanitari Colorati Sono di Nuovo una Buona Idea?
Wc: The One di Artceram, design Meneghello Paolelli Associati. La tavoletta ultrasottile è priva di snodi e si stacca facilmente. L’interno del vaso è privo di brida.
9. Lavabi da appoggio
Questa tipologia regna sovrana nei cataloghi di tutte le aziende. Tondi, ovali, rettangolari, dalle linee organiche che ricordano un ciottolo di fiume o sottilissimi e squadrati per un gusto più minimal, in ceramica o solid surface, bianchi, colorati o con finiture effetto pietra naturale.
Il Lavabo da Appoggio per il Bagno e le Sue Infinite Potenzialità
L’importante è scegliere una forma funzionale, assicurandosi che il getto d’acqua non crei fastidiosi schizzi sul fondo e che la base d’appoggio sia studiata in modo intelligente. Una forma totalmente arrotondata, infatti, potrebbe creare problemi di pulizia nell’interstizio tra lavabo e top. Meglio optare per soluzioni di design che tengono in conto questo aspetto, come il modello in foto.
Lavabo, rubinetteria, mobile e specchio: linea Lounge di Noken Porcelanosa Bathrooms, design Simone Micheli. Specifiche mobile: colore Night Blue con dettaglio in metallo finitura rame, larghezza 120 cm.
Tocca a te! Salva le idee che ti sono piaciute di più in un Ideabook e scrivi cosa ne pensi di queste tendenze nei Commenti qui sotto.
Questa tipologia regna sovrana nei cataloghi di tutte le aziende. Tondi, ovali, rettangolari, dalle linee organiche che ricordano un ciottolo di fiume o sottilissimi e squadrati per un gusto più minimal, in ceramica o solid surface, bianchi, colorati o con finiture effetto pietra naturale.
Il Lavabo da Appoggio per il Bagno e le Sue Infinite Potenzialità
L’importante è scegliere una forma funzionale, assicurandosi che il getto d’acqua non crei fastidiosi schizzi sul fondo e che la base d’appoggio sia studiata in modo intelligente. Una forma totalmente arrotondata, infatti, potrebbe creare problemi di pulizia nell’interstizio tra lavabo e top. Meglio optare per soluzioni di design che tengono in conto questo aspetto, come il modello in foto.
Lavabo, rubinetteria, mobile e specchio: linea Lounge di Noken Porcelanosa Bathrooms, design Simone Micheli. Specifiche mobile: colore Night Blue con dettaglio in metallo finitura rame, larghezza 120 cm.
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