4 Progetti di Ristrutturazione Dove Antico e Nuovo Convivono
Dalla Puglia alla Toscana: 4 progetti in cui gli elementi antichi sono stati recuperati e affiancati a nuove idee
Trulli, cascine, palazzi storici, masserie: in un Paese in cui la storia dell’architettura vive in ogni tipologia, è frequente e richiesto il conservare e valorizzare gli elementi caratteristici anche quando lo stile che si preferisce è quello contemporaneo. Ecco, quindi, che si sviluppano progetti in cui si affianca il recupero di elementi storici a percorsi di interior design a “contrasto”, perché mossi da un gusto minimalista, dove la luce, il bianco e gli arredi funzionali sono i protagonisti.
A seguire, quattro progetti che rispecchiano proprio questi criteri: gli interventi di ristrutturazione hanno valorizzato gli elementi strutturali storici affiancandoli a colori e arredi contemporanei.
A seguire, quattro progetti che rispecchiano proprio questi criteri: gli interventi di ristrutturazione hanno valorizzato gli elementi strutturali storici affiancandoli a colori e arredi contemporanei.
Ci si trova a Ostuni, in una palazzina Ottocentesca nel centro del paese. Qui, il proprietario e progettista Gian Paolo Guerra si è occupato di un progetto di ristrutturazione che ha previsto anche numerosi interventi strutturali, sviluppati con l’obiettivo di rispettare la struttura esistente. Il successivo progetto di interior design – di carattere sobrio – ha aggiornato l’insieme attraverso l’inserimento di arredi di stile contemporaneo.
Fra gli interventi, «La stonacatura della volta della loggia, il cambio della pavimentazione che ora ospita le tipiche cianche pugliesi in pietra di Trani e l’eliminazione del bagno preesistente che ha portato alla luce una tipica alcova pugliese, ora usata come studio», racconta il progettista.
L’interpretazione contemporanea del progetto nasce anche dalla scelta dei materiali da affiancare a quelli storici, come il microcemento resinato usato come rivestimento a parete per cucina e bagni.
L’interpretazione contemporanea del progetto nasce anche dalla scelta dei materiali da affiancare a quelli storici, come il microcemento resinato usato come rivestimento a parete per cucina e bagni.
Letto: Ethos; sedie: Gervasoni; lampade: Anna Lari; comodini: Marchetti Maison; cassettiere: Moab 80
La camera da letto padronale usufruisce di una cabina armadio e di un bagno privato e il suo stile contemporaneo – sottolineato dagli arredi minimalisti e dalla presenza di una scultura di Joao Aguiar e da un quadro di Giampaolo Addari – ben riassumono la volontà di far convivere antico e nuovo.
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La camera da letto padronale usufruisce di una cabina armadio e di un bagno privato e il suo stile contemporaneo – sottolineato dagli arredi minimalisti e dalla presenza di una scultura di Joao Aguiar e da un quadro di Giampaolo Addari – ben riassumono la volontà di far convivere antico e nuovo.
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Un palazzo storico a Firenze
Colpo d’occhio
Chi ci abita: il proprietario
Dove: palazzo Ottocentesco in Piazza d’Azeglio, Firenze
Anno di ristrutturazione: 2017
Architetti: ZPStudio
Superficie: 80 m²
Elementi mantenuti: tutti i pavimenti, gli affreschi a soffitto e gli infissi sia interni che esterni
Costo: il costo dell’operazione complessiva di ripristino dei pavimenti (pulitura e levigatura) è stato di 24,00€/m²
Colpo d’occhio
Chi ci abita: il proprietario
Dove: palazzo Ottocentesco in Piazza d’Azeglio, Firenze
Anno di ristrutturazione: 2017
Architetti: ZPStudio
Superficie: 80 m²
Elementi mantenuti: tutti i pavimenti, gli affreschi a soffitto e gli infissi sia interni che esterni
Costo: il costo dell’operazione complessiva di ripristino dei pavimenti (pulitura e levigatura) è stato di 24,00€/m²
Eva Parigi, di ZPStudio, presenta subito l’intervento: «Nel 2017 abbiamo avuto l’incarico di restaurare questo appartamento al piano nobile di un bel palazzo storico di Firenze, fascia ottocentesca. Lo spazio era completamente da riorganizzare, poiché l’appartamento era il risultato di un frazionamento di un ambiente ben più ampio. Dopo attenta valutazione si è deciso di mantenere in tutti gli spazi sia i pregevoli affreschi in stile eclettico a soffitto, che il pavimento in graniglia di marmo esistente».
Protagonista del progetto di recupero è stata anche la graniglia a pavimento; continua il racconto la progettista: «Diversamente rispetto alla media dei decori in graniglia che si trovano abitualmente nei villini ottocenteschi, questo aveva dei disegni particolarmente decorativi, anche se “impegnativi” dal punto di vista dell’impatto estetico. Abbiamo consigliato al committente di mantenerli, impegnandoci ad armonizzarli con una scelta oculata di arredi e colori alle pareti, in modo da smorzarne l’impatto. Rimuoverli o coprirli sarebbe stato un delitto».
Ed è così, quindi, che parallelamente al recupero di importanti elementi preesistenti ha preso avvio il progetto per gli interni, studiato per valorizzare l’esistente. «La cucina, semplice e minimale in un tono nero opaco, viene valorizzata dalla parete di una calda tonalità di grigio. L’inserimento di pochi, selezionati arredi moderni si armonizza con il lavoro di ripristino e restauro degli arredi vintage, in parte appartenuti ai proprietari e in parte scovati in mercatini antiquari».
Anche nel bagno, ricavato da un corridoio di distribuzione dell’unità originaria, «Il pavimento in una tonalità di graniglia molto “satura” e scura è stato di ispirazione per indicare il tema per tutte le finiture, a partire da una carta da parati molto elegante su fondo color bronzo con cenni dorati, fino alle pareti del box doccia realizzate in mosaico sui toni bruni e bronzati».
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Una casa per amici in Sardegna
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia di coniugi
Dove: Sassari, centro storico
Anno di ristrutturazione: 2008
Architetti: Officina29Architetti
Superficie: 131 m²
Elementi mantenuti: pavimenti in cementine a graniglia; soffitti con travi a vista; pitture murarie; parapetti in ferro battuto nei balconi
Costo: 110.000 euro per l’intero intervento, di cui 2.000 euro per il restauro delle pareti verticali e dei decori a secco; 3.000 euro per la pulitura dei parapetti in ferro
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una coppia di coniugi
Dove: Sassari, centro storico
Anno di ristrutturazione: 2008
Architetti: Officina29Architetti
Superficie: 131 m²
Elementi mantenuti: pavimenti in cementine a graniglia; soffitti con travi a vista; pitture murarie; parapetti in ferro battuto nei balconi
Costo: 110.000 euro per l’intero intervento, di cui 2.000 euro per il restauro delle pareti verticali e dei decori a secco; 3.000 euro per la pulitura dei parapetti in ferro
Situato al secondo piano di un palazzo Ottocentesco del centro storico di Sassari, questo appartamento ha rappresentato una sfida interessante per gli architetti di Officina 29; Stefano Ercolani racconta così il percorso: «In fase di restauro, sono stati riportati alla luce stucchi e decorazioni murarie originali, restituendo loro il dovuto splendore. Anche i pavimenti sono autentici: graniglia, cementine e marmi in diverse
forme e colori tali da sembrare grandi tappeti su cui sedersi. Erano in ottime condizioni e la soluzione progettuale
non prevedeva tracce a pavimento per nuove murature o impianti, dunque si è preferito recuperarli anziché nasconderli sotto una nuova pavimentazione o demolirli».
forme e colori tali da sembrare grandi tappeti su cui sedersi. Erano in ottime condizioni e la soluzione progettuale
non prevedeva tracce a pavimento per nuove murature o impianti, dunque si è preferito recuperarli anziché nasconderli sotto una nuova pavimentazione o demolirli».
Come si presentava l’ambiente principale prima dell’intervento: uno strato di tinteggiatura copriva le pitture murarie originali
«I soffitti di travi in legno – continua la progettista – sono anch’essi dell’epoca, originariamente nascosti dietro un anonimo controsoffitto intonacato, ora regalano calore all’intero appartamento e mettono in mostra la struttura originale dei solai».
Particolare la scelta per il salotto, dove non sono state recuperate le travi originali a favore di una soluzione alternativa: «Una volta in cartongesso che, come una vela, galleggia sopra le teste degli ospiti, senza sfiorare i muri, come fosse un timido e rispettoso intruso. Quest’ultima
non solo arricchisce la qualità spaziale, ma racchiude tutta la tecnologia utilizzata».
Come negli altri progetti, anche in questo caso le scelte più legate all’interior design, quindi dedicate agli arredi, hanno privilegiato soluzioni semplici, capaci di valorizzare i punti di forza dell’edificio e i suoi dettagli architettonici.
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non solo arricchisce la qualità spaziale, ma racchiude tutta la tecnologia utilizzata».
Come negli altri progetti, anche in questo caso le scelte più legate all’interior design, quindi dedicate agli arredi, hanno privilegiato soluzioni semplici, capaci di valorizzare i punti di forza dell’edificio e i suoi dettagli architettonici.
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La cascina in città
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia di quattro persone
Dove: Prato
Anno di ristrutturazione: 2019
Architetti: B+P architetti
Superficie: 110 m²
Elementi mantenuti: parete in pietra in soggiorno e camera
Costo: costo opere edili 35.000 euro
Colpo d’occhio
Chi ci abita: una famiglia di quattro persone
Dove: Prato
Anno di ristrutturazione: 2019
Architetti: B+P architetti
Superficie: 110 m²
Elementi mantenuti: parete in pietra in soggiorno e camera
Costo: costo opere edili 35.000 euro
Una tipica casa colonica toscana ospita oggi anche un appartamento, ristrutturato dai progettisti dello studio B+P architetti con l’obiettivo di mantenere gli elementi storici di rilievo e farli dialogare con scelte di arredo e di colore votate alla leggerezza e alla luminosità.
Clicca qui e accedi a Project Match, il servizio gratuito di Houzz che ti mette in contatto con un esperto della ristrutturazione edilizia della tua zona
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Perché sono state mantenute le pareti in pietra in camera e in soggiorno? Risponde direttamente Pierluigi Percoso dello studio: «Abbiamo tenuto le pareti in pietra a vista per tenere viva la traccia del tempo. Le travi sono state solo ripulite con olio di lino, mentre la pietra ha ricevuto un trattamento superficiale di pulizia con sabbiatura ad alta pressione e successiva spazzola al vapore».
La zona soppalcata si raggiunge attraverso una scala in legno e metallo, il parapetto è in vetro extra-chiaro, scelto anche per permettere alla vista di spaziare fra i vari elementi architettonici della cascina.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: il progettista stesso
Dove: Ostuni
Anno di ristrutturazione: 2018
Interior designer: Gian Paolo Guerra
Superficie: 230 m² (40 di garage, 110 di casa e 80 di terrazzo).
Elementi mantenuti: volte, alcove
Costo: non comunicato