Bagno del Mese: Come un Pavimento Audace Rinnova una Stanza anni ‘70
Piastrelle esagonali posate in apparente disordine, travertino e colori polverosi portano luce e armonia nell’ambiente
Un vecchio bagno progettato negli anni ‘70 viene svecchiato da un progetto di ristrutturazione che parte dai gusti dei committenti e dal loro amore per i colori. La pavimentazione, armoniosa nella posa e decisa nei contrasti cromatici, rende la stanza più contemporanea; il travertino scelto invece per la parete principale le dona carattere.
Un elemento caratterizzante della stanza da bagno è proprio la pavimentazione.
«Fin dall’inizio, ho scelto di puntare su un decoro importante che richiamasse le tonalità del rosso. Avevo optato per una diversa soluzione che, tuttavia, era disponibile solo per i rivestimenti alla pareti. Ho così proposto una seconda idea dello stesso colore, ma l’attesa sarebbe stata lunga e i proprietari avevano molta fretta di terminare i lavori. Il tempo era la mia priorità assoluta – tutto l’appartamento è stato ristrutturato in due settimane e mezzo – per cui è stato necessario apportare delle modifiche in corso d’opera».
«Ho così cercato delle alternative: volevo delle piastrelle rosse con decori tondi. Ho poi proposto dei modelli esagonali dell’azienda Tonalite di color marsala: avevo già lo schema compositivo pronto, perché realizzato per la prima scelta, e su quella base ho costruito la nuova e definitiva pavimentazione che ai committenti è piaciuta molto».
Lia ha scelto di alternare piastrelle nei toni del marsala con altre beige, in un gioco di contrasti chiari e scuri equilibrato per evitare che uno prevalesse sull’altro. Sono infatti state posizionate 12 piastrelle di un colore e 13 dell’altro. «L’occhio cerca sempre la regolarità fino a individuare un disegno che diventa un fastidioso tormentone. In questo progetto non volevo creare dei motivi ricorrenti, ma un’apparente casualità».
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«Fin dall’inizio, ho scelto di puntare su un decoro importante che richiamasse le tonalità del rosso. Avevo optato per una diversa soluzione che, tuttavia, era disponibile solo per i rivestimenti alla pareti. Ho così proposto una seconda idea dello stesso colore, ma l’attesa sarebbe stata lunga e i proprietari avevano molta fretta di terminare i lavori. Il tempo era la mia priorità assoluta – tutto l’appartamento è stato ristrutturato in due settimane e mezzo – per cui è stato necessario apportare delle modifiche in corso d’opera».
«Ho così cercato delle alternative: volevo delle piastrelle rosse con decori tondi. Ho poi proposto dei modelli esagonali dell’azienda Tonalite di color marsala: avevo già lo schema compositivo pronto, perché realizzato per la prima scelta, e su quella base ho costruito la nuova e definitiva pavimentazione che ai committenti è piaciuta molto».
Lia ha scelto di alternare piastrelle nei toni del marsala con altre beige, in un gioco di contrasti chiari e scuri equilibrato per evitare che uno prevalesse sull’altro. Sono infatti state posizionate 12 piastrelle di un colore e 13 dell’altro. «L’occhio cerca sempre la regolarità fino a individuare un disegno che diventa un fastidioso tormentone. In questo progetto non volevo creare dei motivi ricorrenti, ma un’apparente casualità».
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«Sono intervenuta nello stile della stanza, senza modificare la struttura lunga e stretta».
Il bagno prima era caratterizzato da una porta a soffietto che separava la zona con vasca e sanitari dall’ingresso caratterizzato dal lavabo. «Ho mantenuto gli stessi ambienti, eliminando però la porta e lasciando una divisione solo visiva. Così ho reso la stanza più solare e luminosa».
L’architetto ha scelto un blocco di travertino per la parete della zona lavabo e vasca da bagno, mentre quella dietro i sanitari è stata dipinta con uno smalto ad acqua.
Il bagno prima era caratterizzato da una porta a soffietto che separava la zona con vasca e sanitari dall’ingresso caratterizzato dal lavabo. «Ho mantenuto gli stessi ambienti, eliminando però la porta e lasciando una divisione solo visiva. Così ho reso la stanza più solare e luminosa».
L’architetto ha scelto un blocco di travertino per la parete della zona lavabo e vasca da bagno, mentre quella dietro i sanitari è stata dipinta con uno smalto ad acqua.
I colori hanno avuto un ruolo importante in questa ristrutturazione. Lia ha scelto di amalgamare tante tonalità creando una piacevole armonia. Il rosso e il beige dominano nella stanza.
La zona dei sanitari, che rientra di circa 30 centimetri rispetto al muro principale creando una nicchia, è stata dipinta con una tonalità più scura. Una scelta che, generando un contrasto cromatico, valorizza la parete.
Alla vasca è stato integrato un box doccia: il vetro rientra verso l’interno in modo che non ci sia il rischio di sgocciolare sul pavimento.
Sanitari: Happy D.2 di Duravit; box doccia: SR di Vismara
La zona dei sanitari, che rientra di circa 30 centimetri rispetto al muro principale creando una nicchia, è stata dipinta con una tonalità più scura. Una scelta che, generando un contrasto cromatico, valorizza la parete.
Alla vasca è stato integrato un box doccia: il vetro rientra verso l’interno in modo che non ci sia il rischio di sgocciolare sul pavimento.
Sanitari: Happy D.2 di Duravit; box doccia: SR di Vismara
«Dietro alla porta ho posizionato un vecchio armadio a muro che ho deciso di mantenere perché ben realizzato. Ho, però, voluto ridipingerlo con una vernice ad acqua della stessa tonalità della porta per rendere la stanza più luminosa».
Un altro elemento caratterizzante della stanza è il travertino con finitura spazzolata, scelto per la parete di destra. Le porosità sono state stuccate e trattate così da renderlo impermeabile. «Questa pietra è porosa e calcarea, è opportuno perciò non pulirla con prodotti anticalcare; se trattato, diventa un materiale interessante».
«Prima sono stati realizzati gli impianti e sono stati posizionati i sanitari, è stata preparata la struttura muraria, posizionata la vasca e la pavimentazione. Poi sono stati predisposti gli spazi dove inserire il travertino, ponendo molta attenzione agli interstizi dove c’è il rischio che si fermi lo sporco».
Il travertino è stato ricavato da un solo blocco così da mantenere integre le venature. La base della vasca è stata realizzata con un’unica lastra, spessa 2 centimetri e tagliata a 45° gradi in modo che avesse lo spigolo vivo, poi smussato con la carta vetrata perché fosse meno spigoloso.
Un altro elemento caratterizzante della stanza è il travertino con finitura spazzolata, scelto per la parete di destra. Le porosità sono state stuccate e trattate così da renderlo impermeabile. «Questa pietra è porosa e calcarea, è opportuno perciò non pulirla con prodotti anticalcare; se trattato, diventa un materiale interessante».
«Prima sono stati realizzati gli impianti e sono stati posizionati i sanitari, è stata preparata la struttura muraria, posizionata la vasca e la pavimentazione. Poi sono stati predisposti gli spazi dove inserire il travertino, ponendo molta attenzione agli interstizi dove c’è il rischio che si fermi lo sporco».
Il travertino è stato ricavato da un solo blocco così da mantenere integre le venature. La base della vasca è stata realizzata con un’unica lastra, spessa 2 centimetri e tagliata a 45° gradi in modo che avesse lo spigolo vivo, poi smussato con la carta vetrata perché fosse meno spigoloso.
Con il travertino è stato realizzato anche il piano, tuttavia la lastra scelta per la parete aveva un colore diverso da un’altra di 5 centimetri selezionata per il top. «È stato nuovamente necessario, in corso d’opera, apportare delle modifiche. Ho sovrapposto tre lastre da 2 centimetri, che poi sono state stuccate e levigate così da formare un unico blocco».
Il lavabo è inclinato e il piano è stato sagomato in modo d’avere una leggera curvatura perché è molto vicino alla porta d’ingresso: «Per rendere la zona lavabo più comoda, la lastra è stata modifica ed è stato scelto un lavandino a bacinella curva, anche il rubinetto è stato leggermente spostato sulla destra», spiega Lia.
Lavabo: bacinella di Duravit; Rubinetteria: serie Fosca Frattini
Il lavabo è inclinato e il piano è stato sagomato in modo d’avere una leggera curvatura perché è molto vicino alla porta d’ingresso: «Per rendere la zona lavabo più comoda, la lastra è stata modifica ed è stato scelto un lavandino a bacinella curva, anche il rubinetto è stato leggermente spostato sulla destra», spiega Lia.
Lavabo: bacinella di Duravit; Rubinetteria: serie Fosca Frattini
La zona lavabo è illuminata con un applique che non è stata fissata sullo specchio per evitare il rischio che il vetro potesse creparsi. Sullo specchio è stato creato un buco centrale, poi coperto con la calotta, che permette di fissare la luce direttamente sul muro portante.
Lo specchio è stato incollato con silicone sul travertino.
Applique: IC Lights di Flos
Lo specchio è stato incollato con silicone sul travertino.
Applique: IC Lights di Flos
«Ho scelto di inserire un profilo fra la pavimentazione del corridoio e le piastrelle: è un giunto di dilatazione che ha la funzione di mascherare. La tipologia di parquet scelta è flottante, ha un incastro a secco e ha necessità di avere dei centimetri d’aria per respirare: per cui non era possibile stuccarlo fino in fondo».
Questa foto mostra un dettaglio della vasca da bagno. Lo spigolo del travertino incontra la pavimentazione. Colori intensi, polverosi e non squillanti creano l’atmosfera giusta.
«Amo i dettagli e la precisione delle finiture. Il punto in cui diversi materiali si incontrano, le venature e gli spigoli ben realizzati sono particolari importanti che contribuiscono a rendere armonioso un ambiente».
Raccontaci: cosa pensi di questo progetto? Ti piace? Scrivilo nei Commenti qui sotto!
«Amo i dettagli e la precisione delle finiture. Il punto in cui diversi materiali si incontrano, le venature e gli spigoli ben realizzati sono particolari importanti che contribuiscono a rendere armonioso un ambiente».
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Chi ci abita: una famiglia con un figlio di 5 anni e mezzo
Dove: un condominio anni ‘70 di Milano
Superficie: la casa, nata dall’unione di due appartamenti, misura 230 m²; il bagno ristrutturato è lungo 315 cm e largo 180 cm
Architetto: Liadesign (Lia Lovisolo)
L’architetto ha ristrutturato il bagno e tutto l’appartamento, ma per ragioni burocratiche, non è stato possibile realizzare interventi strutturali. Le scelte progettuali della stanza da bagno, e di tutta l’abitazione, sono state condizionate da una premessa: «I proprietari non volevano una casa bianca e minimale, ma tanto colore. Non avevano però un’idea precisa di quali tonalità scegliere e non sapevano come distribuirle», racconta.
Per capire i gusti della famiglia e fotografare i mobili da inserire nei rendering e nelle proposte di progetto, Lia ha studiato l’abitazione in cui viveva la famiglia prima di trasferirsi in questo appartamento. «Ho visto diversi pezzi di design classico e arredi degli anni ‘30, ho capito che i committenti hanno una predilezione per il vintage».
«Mi hanno raccontato di amare la carta da parati contemporanea. L’input iniziale per la progettazione della cucina, per esempio, è stata la richiesta di un pavimento con piastrelle esagoni: il tema dell’esagono è tornato in molte occasioni in tutto il progetto».