Come Sono Cambiate le Misure dei Mobili nel Tempo
Nel corso degli ultimi cinquant’anni, i nostri stili di vita e i nostri corpi sono cambiati. Questo ha influenzato le dimensioni dei mobili
Le dimensioni dei mobili riguardano qualcosa di più della semplice armonia estetica delle proporzioni: rispondono prima di tutto a esigenze di comfort e praticità. L’altezza e la profondità di un divano possono determinare la comodità percepita da una famiglia quando vi trascorre del tempo a leggere o guardare film. Una sedia troppo bassa può influenzare negativamente pasti e sessioni di lavoro, mentre mobili da cucina troppo alti possono rovinare il divertimento nel cucinare la cena.
I pionieri del Modernismo hanno esaminato le proporzioni del corpo umano e le interazioni delle persone con lo spazio, applicando i risultati dei loro studi alla progettazione dei mobili. Il famoso Modulor sviluppato da Le Corbusier – una scala di proporzioni basate sulle misure dell’uomo – ha offerto uno standard che è servito come linea guida per i produttori di mobili. Ma l’altezza media delle persone è aumentata nel corso dei decenni, di conseguenza anche le proporzioni dei mobili sono cambiate. Scopri come i produttori di mobili stanno adeguando la loro offerta per fornirci maggiore flessibilità e possibilità di scelta.
I pionieri del Modernismo hanno esaminato le proporzioni del corpo umano e le interazioni delle persone con lo spazio, applicando i risultati dei loro studi alla progettazione dei mobili. Il famoso Modulor sviluppato da Le Corbusier – una scala di proporzioni basate sulle misure dell’uomo – ha offerto uno standard che è servito come linea guida per i produttori di mobili. Ma l’altezza media delle persone è aumentata nel corso dei decenni, di conseguenza anche le proporzioni dei mobili sono cambiate. Scopri come i produttori di mobili stanno adeguando la loro offerta per fornirci maggiore flessibilità e possibilità di scelta.
Standard modernisti
Le discrepanze erano così grandi che sarebbero diventate un ostacolo per gli esperti provenienti da paesi con differenti sistemi di misura. Le contraddizioni e le discordanze sono state risolte a metà del XX secolo da uno dei padri del modernismo, Le Corbusier.
L’architetto ha sviluppato un nuovo sistema, chiamato Modulor, da lui descritto come «una gamma di misure armoniose per soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente all’architettura e alle cose meccaniche». Il Modulor inizialmente si basava sulle proporzioni un uomo alto 1,75 metri, nel 1946 è passato a un’altezza di 1,83 metri.
Le discrepanze erano così grandi che sarebbero diventate un ostacolo per gli esperti provenienti da paesi con differenti sistemi di misura. Le contraddizioni e le discordanze sono state risolte a metà del XX secolo da uno dei padri del modernismo, Le Corbusier.
L’architetto ha sviluppato un nuovo sistema, chiamato Modulor, da lui descritto come «una gamma di misure armoniose per soddisfare la dimensione umana, applicabile universalmente all’architettura e alle cose meccaniche». Il Modulor inizialmente si basava sulle proporzioni un uomo alto 1,75 metri, nel 1946 è passato a un’altezza di 1,83 metri.
Le Corbusier desiderava respirare armonia tra i prodotti fabbricati in tutto il mondo, il suo sistema non si proponeva come una regola, ma piuttosto come uno strumento pratico da usare.
«A volte – disse – ho visto sui tavoli da disegno dei progetti sgradevoli, combinati male insieme. Mi è stato risposto: “Ma è stato fatto con il Modulor”… Se il Modulor vi conduce a degli orrori, lasciatelo perdere! I vostri occhi sono i vostri giudici, i soli che dovete riconoscere come tali».
«A volte – disse – ho visto sui tavoli da disegno dei progetti sgradevoli, combinati male insieme. Mi è stato risposto: “Ma è stato fatto con il Modulor”… Se il Modulor vi conduce a degli orrori, lasciatelo perdere! I vostri occhi sono i vostri giudici, i soli che dovete riconoscere come tali».
La crescita della statura umana
«Le misure del corpo umano sono cambiate notevolmente nel corso degli ultimi secoli, soprattutto nell’ultimo», spiega il designer e architetto italiano Marco Piva di Studio Marco Piva. «Pensiamo al letto di Napoleone o dell’imperatore Francesco Giuseppe nel Castello di Schönbrunn in Austria. Erano molto piccoli se paragonati a quelli attuali, eppure sono trascorsi solo due secoli. In generale, le statistiche mostrano che, a partire dall’inizio del XX secolo, gli europei sono molto più alti rispetto al passato. Si tratta di un cambiamento significativo, anche se non credo che abbia avuto un profondo effetto sul mondo del design».
Piva ritiene che ciò che è veramente cambiato è il modo in cui oggi le persone vivono gli spazi e cosa le fa sentire comode. «C’è stato sicuramente un ridimensionamento generale degli oggetti, accompagnato da progressi tecnologici sul loro possibile impiego, ma penso che questo sia successo in virtù del benessere e del comfort individuale».
Secondo quanto riporta l’azienda svizzera di design Vitra, negli ultimi cinquant’anni l’altezza media umana è aumentata in tutto il mondo di quasi 10 centimetri. Questo ha portato l’azienda a concludere che le persone alte possono sentirsi a disagio sedute nella sua Eames Lounge Chair (nella foto), in quanto possono trovare la poltrona icona del XX secolo un po’ troppo piccola.
«Le misure del corpo umano sono cambiate notevolmente nel corso degli ultimi secoli, soprattutto nell’ultimo», spiega il designer e architetto italiano Marco Piva di Studio Marco Piva. «Pensiamo al letto di Napoleone o dell’imperatore Francesco Giuseppe nel Castello di Schönbrunn in Austria. Erano molto piccoli se paragonati a quelli attuali, eppure sono trascorsi solo due secoli. In generale, le statistiche mostrano che, a partire dall’inizio del XX secolo, gli europei sono molto più alti rispetto al passato. Si tratta di un cambiamento significativo, anche se non credo che abbia avuto un profondo effetto sul mondo del design».
Piva ritiene che ciò che è veramente cambiato è il modo in cui oggi le persone vivono gli spazi e cosa le fa sentire comode. «C’è stato sicuramente un ridimensionamento generale degli oggetti, accompagnato da progressi tecnologici sul loro possibile impiego, ma penso che questo sia successo in virtù del benessere e del comfort individuale».
Secondo quanto riporta l’azienda svizzera di design Vitra, negli ultimi cinquant’anni l’altezza media umana è aumentata in tutto il mondo di quasi 10 centimetri. Questo ha portato l’azienda a concludere che le persone alte possono sentirsi a disagio sedute nella sua Eames Lounge Chair (nella foto), in quanto possono trovare la poltrona icona del XX secolo un po’ troppo piccola.
Classici rivisitati
«Nel 2010, l’azienda ha deciso di aggiornare l’originale poltrona del 1956 con una versione più grande», dice Margarita Morozova, portavoce di Vitra. La decisione è stata dettata dal modo in cui Charles e Ray Eames, i creatori della sedia, intendevano il design.
«Il ruolo del designer era essenzialmente quello di un buon padrone di casa che anticipa e appaga i bisogni dell’ospite», continua Morozova. «Era pratica comune nello studio Eames rivedere la progettazione del prodotto, anche quando il prodotto stesso era già stato inviato in produzione, per adattarlo alle nuove esigenze, a patto che la modifica fosse utile e giustificata».
«Nel 2010, l’azienda ha deciso di aggiornare l’originale poltrona del 1956 con una versione più grande», dice Margarita Morozova, portavoce di Vitra. La decisione è stata dettata dal modo in cui Charles e Ray Eames, i creatori della sedia, intendevano il design.
«Il ruolo del designer era essenzialmente quello di un buon padrone di casa che anticipa e appaga i bisogni dell’ospite», continua Morozova. «Era pratica comune nello studio Eames rivedere la progettazione del prodotto, anche quando il prodotto stesso era già stato inviato in produzione, per adattarlo alle nuove esigenze, a patto che la modifica fosse utile e giustificata».
La nuova versione della Eames Lounge ha un sedile allungato, braccioli adeguati e uno schienale più alto. A parte queste caratteristiche, le dimensioni, la costruzione e i materiali sono rimasti gli stessi.
«A prima vista, la nuova edizione non è molto diversa dall’originale», che continua a essere disponibile, spiega Morozova. «La differenza è difficile da vedere a occhio nudo, ma si può percepire provando entrambe le sedute».
«A prima vista, la nuova edizione non è molto diversa dall’originale», che continua a essere disponibile, spiega Morozova. «La differenza è difficile da vedere a occhio nudo, ma si può percepire provando entrambe le sedute».
Vitra ha continuato ad aggiornare i suoi pezzi di design del XX secolo e nel 2015 ha adattato l’iconica Eames Plastic Chair ai requisiti odierni. La gente aveva sottolineato che era troppo bassa rispetto alla maggior parte dei tavoli e sedie moderni.
«L’azienda ha aumentato l’altezza del sedile di 20 mm e ha apportato alcune modifiche alla sua geometria», spiega Edwin Gugerell di Vitra International. «Questi adattamenti, pur essendo quasi visivamente impercettibili, rendono la sedia molto più comoda, soprattutto quando viene utilizzata con tavoli moderni».
Scopri le Icone del Design: Tutti i Successi Firmati dagli Eames
«L’azienda ha aumentato l’altezza del sedile di 20 mm e ha apportato alcune modifiche alla sua geometria», spiega Edwin Gugerell di Vitra International. «Questi adattamenti, pur essendo quasi visivamente impercettibili, rendono la sedia molto più comoda, soprattutto quando viene utilizzata con tavoli moderni».
Scopri le Icone del Design: Tutti i Successi Firmati dagli Eames
Un’illustrazione di WK Wohnen dall’archivio dell’azienda tedesca.
Tempi che cambiano
«Le dimensioni dei mobili sono state trasformate soprattutto per rispondere ai cambiamenti nelle esigenze sociali e del mercato», dice Victoria Baryshnikova di Premiumwerk, associazione dei produttori di mobili tedeschi. «Cento anni fa, né i fratelli Thonet né WK Wohnen avrebbero pensato di includere un disclaimer nelle specifiche tecniche della sedia: “peso massimo sostenibile: 130 kg”. Oggi, invece, ogni azienda lo fa.
Tempi che cambiano
«Le dimensioni dei mobili sono state trasformate soprattutto per rispondere ai cambiamenti nelle esigenze sociali e del mercato», dice Victoria Baryshnikova di Premiumwerk, associazione dei produttori di mobili tedeschi. «Cento anni fa, né i fratelli Thonet né WK Wohnen avrebbero pensato di includere un disclaimer nelle specifiche tecniche della sedia: “peso massimo sostenibile: 130 kg”. Oggi, invece, ogni azienda lo fa.
Baryshnikova aggiunge che «il limite di peso è stato introdotto dall’avvento di nuovi materiali e forme dei mobili. Ad esempio, le iconiche sedie del Modernismo, la D42 di Mies van der Rohe e la Wassily di Marcel Breuer, evidenziano la tendenza verso una struttura in tubolare d’acciaio, che distribuisce il peso in modo diverso rispetto a una sedia a quattro gambe. Questo è il segreto dietro al cambiamento».
Il designer Ivan Veretennikov di Interiery Extra Klassa spiega che i cambiamenti più evidenti nelle dimensioni dei mobili sono avvenuti negli ultimi tre o quattro secoli.
«Baker Furniture ha preso ispirazione da alcuni musei per creare delle repliche per una delle sue collezioni», racconta Veretennikov. «Si è scoperto che i pezzi d’arredo del XVI e XVII secolo avevano tendenzialmente sedili più bassi», di circa 37-40 cm, contro i 45-50 cm standard di oggi.
«Baker Furniture ha preso ispirazione da alcuni musei per creare delle repliche per una delle sue collezioni», racconta Veretennikov. «Si è scoperto che i pezzi d’arredo del XVI e XVII secolo avevano tendenzialmente sedili più bassi», di circa 37-40 cm, contro i 45-50 cm standard di oggi.
In passato, eventuali scostamenti dagli standard europei o americani, come ad esempio un letto più grande, dovevano essere realizzati su misura.
«Alla fine degli anni Novanta, l’azienda di mobili Hülsta ha creato un letto lungo 240 cm per un ex giocatore di basket di San Pietroburgo alto 220 cm», dice Baryshnikova. «In quel periodo era una cosa fuori dal comune, e i produttori di mobili non erano preparati a fabbricare letti di quelle dimensioni. Oggi le principali aziende, non solo di lusso, ma anche di fascia più bassa, offrono nelle loro collezioni letti lunghi 210-220 centimetri.
«Alla fine degli anni Novanta, l’azienda di mobili Hülsta ha creato un letto lungo 240 cm per un ex giocatore di basket di San Pietroburgo alto 220 cm», dice Baryshnikova. «In quel periodo era una cosa fuori dal comune, e i produttori di mobili non erano preparati a fabbricare letti di quelle dimensioni. Oggi le principali aziende, non solo di lusso, ma anche di fascia più bassa, offrono nelle loro collezioni letti lunghi 210-220 centimetri.
Opzioni flessibili
Molte aziende produttrici di mobili stanno rivedendo le proprie collezioni, adattandole allo stile di vita odierno e alle evoluzioni del corpo umano. I letti sono sempre più lunghi e più larghi, mentre gli armadi sono sempre più alti.
Molte aziende produttrici di mobili stanno rivedendo le proprie collezioni, adattandole allo stile di vita odierno e alle evoluzioni del corpo umano. I letti sono sempre più lunghi e più larghi, mentre gli armadi sono sempre più alti.
Ikea ha apportato dei grandi cambiamenti alla sua gamma di mobili da cucina dopo aver condotto alcune ricerche di ergonomia. Il sistema di cucina di nuova generazione Metod è componibile. Armadi, cassetti, ante e frontali (nella foto) possono essere ordinati in una varietà di altezze, larghezze e capienze. «Oggi i mobili da cucina sono modulari per adattarsi a qualsiasi spazio», dice Roy Hesling, responsabile interior design di Ikea Russia.
«Nella camera da letto, come anticipato, le proporzioni di letti e materassi sono state notevolmente ampliate. Lo stesso è accaduto in bagno, per quanto riguarda le dimensioni della vasca e della cabina doccia», spiega Piva. «Oggi le persone considerano le proprie case non solo come dei paradisi privati, ma anche dei luoghi “sociali” e più informali. Come risultato, gli oggetti al loro interno sono flessibili. Questa credo sia la vera parola d’ordine nel design contemporaneo».
La concorrenza ha portato le aziende di design a trovare nuove soluzioni per garantire il comfort individuale, così ora è possibile scegliere tra una varietà di formati per tutti gli arredi. Lo stesso è accaduto nel mondo della moda: se 20 anni fa era quasi impossibile trovare una taglia 41 di scarpe per donna (e non perché non ci fosse nessuno che la portasse), ora è sicuramente più facile. «Il design e la moda soddisfano le esigenze della gente moderna, e in base a queste creano una gamma di opzioni molto vasta».
La concorrenza ha portato le aziende di design a trovare nuove soluzioni per garantire il comfort individuale, così ora è possibile scegliere tra una varietà di formati per tutti gli arredi. Lo stesso è accaduto nel mondo della moda: se 20 anni fa era quasi impossibile trovare una taglia 41 di scarpe per donna (e non perché non ci fosse nessuno che la portasse), ora è sicuramente più facile. «Il design e la moda soddisfano le esigenze della gente moderna, e in base a queste creano una gamma di opzioni molto vasta».
Grande o piccolo?
Gli standard per i mobili introdotti ai tempi di Le Corbusier sono ancora validi: l’altezza consigliata di un tavolo da pranzo è di 72 -78 cm (dal pavimento verso l’angolo superiore del tavolo), di una sedia 40-45 cm (dal pavimento al sedile) e di un divano 42 cm.
La maggior parte dei produttori di mobili ha ampliato la gamma di dimensioni e di opzioni personalizzabili. Non dobbiamo più dormire in un letto stretto o correre il rischio di dare una ginocchiata contro i mobili della cucina. Grazie a una varietà di dimensioni e a un approccio modulare alla progettazione degli arredi, ora è più facile trovare il mobile giusto per ogni membro della famiglia, grande o piccolo che sia.
È il tuo turno: hai ereditato dei mobili antichi o possiedi alcuni classici pezzi di arredo del XX secolo? Li trovi ancora comodi?
Gli standard per i mobili introdotti ai tempi di Le Corbusier sono ancora validi: l’altezza consigliata di un tavolo da pranzo è di 72 -78 cm (dal pavimento verso l’angolo superiore del tavolo), di una sedia 40-45 cm (dal pavimento al sedile) e di un divano 42 cm.
La maggior parte dei produttori di mobili ha ampliato la gamma di dimensioni e di opzioni personalizzabili. Non dobbiamo più dormire in un letto stretto o correre il rischio di dare una ginocchiata contro i mobili della cucina. Grazie a una varietà di dimensioni e a un approccio modulare alla progettazione degli arredi, ora è più facile trovare il mobile giusto per ogni membro della famiglia, grande o piccolo che sia.
È il tuo turno: hai ereditato dei mobili antichi o possiedi alcuni classici pezzi di arredo del XX secolo? Li trovi ancora comodi?
Dai tempi antichi fino al Rinascimento non c’erano sistemi di misura standardizzati: come standard veniva utilizzato il corpo umano. Le unità del sistema imperiale britannico si sono sviluppate prendendo come riferimento le misure del corpo, che erano semplici e facilmente accessibili. Un piede (304,8 mm) corrispondeva alla lunghezza media di un piede umano; un pollice (25,4 mm) alla lunghezza media della falangetta di un pollice; una iarda (0,9144 m) alla lunghezza media di un passo o di un braccio disteso misurata dal centro del suo corpo.
Il sistema metrico è più astratto ed è entrato in largo uso grazie all’Accademia delle scienze francese, che nel 1791 ha stabilito un metro come 1/10.000.000 della distanza tra l’equatore e il polo nord, calcolata sul meridiano di Parigi.