Guida Houzz: Accostare i Colori in Giardino Evitando i Cliché
Non basta considerare solo la tinta delle corolle, ma anche consistenza, densità e grandezza dei fiori
L’uso del colore è uno dei poteri più formidabili in giardino. Molti giardinieri vi si sono soffermati con accuratezza e con esiti particolarissimi e irripetuti, come le bordure sperimentali di Christopher Lloyd, e ancor prima, di Gertrude Jekyll. Ma l’esagerazione è dietro l’angolo: combinare i colori dei fiori è un’arte raffinata, da giardiniere consumato e attento. Non pensate di poter “nascondere” degli errori di progettazione sotto masse di fiori colorati: si vedranno anche di più.
Le combinazioni più consolidate (bianco e rosa, bianco e azzurro, azzurro e rosa, rosa e viola) funzionano sempre bene ma sono un po’ logore esteticamente, mentre alcune richiedono che i fiori siano scelti con cura, come il rosso e il viola.
Occhio al verde (colore “neutro” in giardino), al grigio e alle insolite tonalità dei fogliami.
Le combinazioni più consolidate (bianco e rosa, bianco e azzurro, azzurro e rosa, rosa e viola) funzionano sempre bene ma sono un po’ logore esteticamente, mentre alcune richiedono che i fiori siano scelti con cura, come il rosso e il viola.
Occhio al verde (colore “neutro” in giardino), al grigio e alle insolite tonalità dei fogliami.
Fiori radi per effetti gentili
All’opposto delle campiture i fiori a portamento aperto, radi, che punteggiano la bordura, creano un effetto velatura che si sposa bene con fiori di altre tonalità.
La scelta del classico cromatismo viola-bianco-rosa è rinnovata dalla qualità eterea delle margherite di Erigeron karvinskianus.
Fiori grandi e ricchi di petali daranno un valore cromatico più elevato, mentre quelli più aerei appariranno quasi trasparenti.
Prestate attenzione a tutte le parti della pianta, e al contrasto con il fogliame.
All’opposto delle campiture i fiori a portamento aperto, radi, che punteggiano la bordura, creano un effetto velatura che si sposa bene con fiori di altre tonalità.
La scelta del classico cromatismo viola-bianco-rosa è rinnovata dalla qualità eterea delle margherite di Erigeron karvinskianus.
Fiori grandi e ricchi di petali daranno un valore cromatico più elevato, mentre quelli più aerei appariranno quasi trasparenti.
Prestate attenzione a tutte le parti della pianta, e al contrasto con il fogliame.
Riscaldare i colori freddi
Gli accostamenti di differenti tipi di azzurri e violetti sono molto amati e molto popolari, anche se un po’ scontati.
Riscaldare una composizione di azzuro-viola è molto semplice con il giallo o meglio, l’arancio. Anche tinte tra il rosa e il giallo, come il salmone e l’albicocca, si prestano molto efficacemente. Mentre i rosa, specie se netti, tendono a risultare troppo leziosi.
Gli accostamenti di differenti tipi di azzurri e violetti sono molto amati e molto popolari, anche se un po’ scontati.
Riscaldare una composizione di azzuro-viola è molto semplice con il giallo o meglio, l’arancio. Anche tinte tra il rosa e il giallo, come il salmone e l’albicocca, si prestano molto efficacemente. Mentre i rosa, specie se netti, tendono a risultare troppo leziosi.
In foto una Dianella tasmanica variegata.
Raffreddare i colori caldi
Il modo più diretto per raffreddare uno schema di colori caldi è aggiungere del verde luminoso, non scuro, tendente al lime, e dei colori brunati o tendenti al color paglia. Questi “neutralizzano” per così dire, il potere di rosso e arancio.
Anche il bianco è utilizzato per raffreddare schemi caldi, specie se si tratta di piante con masse di fiori a nuvola (come la Gypsophila o la Crambe) o se il bianco è presente nel fogliame sotto forma di striature, punti, variegature.
Il modo più diretto per raffreddare uno schema di colori caldi è aggiungere del verde luminoso, non scuro, tendente al lime, e dei colori brunati o tendenti al color paglia. Questi “neutralizzano” per così dire, il potere di rosso e arancio.
Anche il bianco è utilizzato per raffreddare schemi caldi, specie se si tratta di piante con masse di fiori a nuvola (come la Gypsophila o la Crambe) o se il bianco è presente nel fogliame sotto forma di striature, punti, variegature.
In foto Sisyrinchium striatum.
Il giallo freddo
Un colore molto particolare, la cui resa è insospettabilmente gradevole in giardino e consente accostamenti molto sofisticati poiché ben si adatta con tutti i colori poco puri, con dentro sfumatura malva, bronzo, verdi, porporine e grigiastre.
Il giallo freddo
Un colore molto particolare, la cui resa è insospettabilmente gradevole in giardino e consente accostamenti molto sofisticati poiché ben si adatta con tutti i colori poco puri, con dentro sfumatura malva, bronzo, verdi, porporine e grigiastre.
I rosa e i rossi
Molto spesso si accosta il rosa al bianco, con un effetto molto tenero e delicato, romantico. Provate a movimentare lo schema cromatico inserendo dei rossi freddi, come il cremisi o l’alizarina, ma anche del rosa scuro tendente al magenta.
Evitate, se non siete già dei giardinieri di consumata esperienza, gli accostamenti tra rossi caldi (vermiglione, ruggine, terracotta) con rossi freddi.
Molto spesso si accosta il rosa al bianco, con un effetto molto tenero e delicato, romantico. Provate a movimentare lo schema cromatico inserendo dei rossi freddi, come il cremisi o l’alizarina, ma anche del rosa scuro tendente al magenta.
Evitate, se non siete già dei giardinieri di consumata esperienza, gli accostamenti tra rossi caldi (vermiglione, ruggine, terracotta) con rossi freddi.
Il bianco
Come in pittura il bianco ha delle qualità cromatiche inestimabili, ed è in grado di “pacificare” misteriosamente anche insiemi di colore disomogenei.
Tuttavia non è la panacea a ogni errore e come per tutti i colori chiari, l’effetto smorzante dipende dalla grandezza delle corolle e dal portamento della pianta.
Come in pittura il bianco ha delle qualità cromatiche inestimabili, ed è in grado di “pacificare” misteriosamente anche insiemi di colore disomogenei.
Tuttavia non è la panacea a ogni errore e come per tutti i colori chiari, l’effetto smorzante dipende dalla grandezza delle corolle e dal portamento della pianta.
Il marrone
Di gran lunga il colore meno “colore” in un giardino, è stato sdoganato in questi ultimi anni dalla New Dutch Wave e dall’uso delle graminacee. Il marrone, che viri al porporino o al terracotta, è sempre un jolly, che va usato con cognizione di causa.
Il bianco paglia è invece più facile perché meno impattante, e si armonizza in particolare con gli azzurri, i malva, i viola.
Di gran lunga il colore meno “colore” in un giardino, è stato sdoganato in questi ultimi anni dalla New Dutch Wave e dall’uso delle graminacee. Il marrone, che viri al porporino o al terracotta, è sempre un jolly, che va usato con cognizione di causa.
Il bianco paglia è invece più facile perché meno impattante, e si armonizza in particolare con gli azzurri, i malva, i viola.
Il porpora
Uno schema davvero particolare, che potreste provare in un vaso, potrebbe essere porpora e rosa in diverse sfumature. Sarete sorpresi di come il rosa diventi squillante e assai meno sdolcinato se in contrasto con un porpora nerastro.
Uno schema davvero particolare, che potreste provare in un vaso, potrebbe essere porpora e rosa in diverse sfumature. Sarete sorpresi di come il rosa diventi squillante e assai meno sdolcinato se in contrasto con un porpora nerastro.
Infine, non dimenticatevi i colori di muri e vasi…
Una delle tecniche d’uso del colore, molto di moda dagli anni Ottanta in poi, è quello di piantare fiori in masse omogenee e fitte. Queste creano delle campiture che coprono il verde del fogliame. Per questo tipo di disposizione occorre avere spazi abbastanza grandi e la manutenzione dovrà essere ottima per non creare “buchi” o imperfezioni. In particolare i rossi, i gialli caldi, gli aranci, appaiono più brillanti.
Piccoli arbusti a fogliame rosso o graminacee dai colori scuri rafforzeranno l’impatto cromatico.