Le Case di Houzz: una Casa a Madrid creata col Rap dei Fonky Family
La personalità originale di un appartamento spagnolo tra oggetti d’arte, elementi di arredo e piccole rarità
Con una magnifica posizione nel cuore di Madrid, questo splendido appartamento meritava un trattamento speciale. Il designer Mike Alleg è sbarcato nella capitale spagnola cinque anni fa e descrive la propria visione delle cose come “la Haussmannien way of life”: «È l’incontro tra Diam’s (una rapper francese) e il Barone Haussmann. La mia massima aspirazione è armonizzare vecchio e nuovo, classico e contemporaneo».
Dopo essere stato a fiere, eventi e gallerie a Madrid, Vienna, Budapest, San Pietroburgo, Londra, Bruxelles e Parigi, Mike sentiva di avere maturato l’ispirazione giusta per questo progetto. «Sento molto l’influenza dei viaggi che faccio e sono sempre ispirato dalla musica rap», racconta Mike. Questo vecchio appartamento, in particolare, è stato concepito intorno al ritmo di Mystère et Suspense, una canzone scritta dai rapper francesi Fonky Family.
Fotografie di David Suarez
Dopo essere stato a fiere, eventi e gallerie a Madrid, Vienna, Budapest, San Pietroburgo, Londra, Bruxelles e Parigi, Mike sentiva di avere maturato l’ispirazione giusta per questo progetto. «Sento molto l’influenza dei viaggi che faccio e sono sempre ispirato dalla musica rap», racconta Mike. Questo vecchio appartamento, in particolare, è stato concepito intorno al ritmo di Mystère et Suspense, una canzone scritta dai rapper francesi Fonky Family.
Fotografie di David Suarez
La porta di ingresso si affaccia su un grazioso tavolino nero e una lampada da terra. «È un tavolino in ghisa trovato a Parigi», racconta Mike. La lampada è di Ikea. «Non mi interessa la provenienza dei mobili. Basta che mi portino con la mente vicino a qualunque angolo della Terra dove in quel momento desidero andare».
Il cagnolino di pezza, che è un regalo di suo figlio, rappresenta lo spirito libero di Mike.
Il cagnolino di pezza, che è un regalo di suo figlio, rappresenta lo spirito libero di Mike.
«L’idea di questa cucina con il piano in pietra ci è venuta prima ancora che ci rivolgessimo ai produttori spagnoli di cucine Santos», spiega Mike. Lo stile contemporaneo del rubinetto fa da contraltare al lampadario rétro soprastante.
«In cucina volevamo creare una prospettiva visibile da tutti, così ho scelto questa foto. In ogni mio progetto, cerco sempre un posto per una Torre Eiffel», spiega Mike. È la sua firma: «Dopotutto, è lei la prima ambasciatrice di Parigi».
«In cucina volevamo creare una prospettiva visibile da tutti, così ho scelto questa foto. In ogni mio progetto, cerco sempre un posto per una Torre Eiffel», spiega Mike. È la sua firma: «Dopotutto, è lei la prima ambasciatrice di Parigi».
«Sapevo che Carmen ama il vino, perciò, anche se non potevamo permetterci il lusso di una cantina, abbiamo creato questo spazio per le bottiglie», racconta il designer. Per il pavimento della cucina, Mike ha scelto un cemento lucido, resistente e facile da pulire.
Alla zona giorno, che comprende living e sala da pranzo, si accede attraverso due diverse entrate.
Mike mostra il tavolo da pranzo e le sedie: «Erano di Carmen, e lei desiderava che trovassimo loro una valida sistemazione».
Il lampadario è stato realizzato su misura in Spagna: «Mi sono innamorato di ogni singolo dettaglio di questa lampada», osserva il designer.
Una cornice nera in marmo, trovata in Belgio, è stata sostituita alla parte anteriore del camino ed è stata appoggiata in posizione sollevata da terra, in modo che trovasse posto nonostante le dimensioni ridotte.
La lampada è stata trovata alla fiera Maison & Objet di Parigi ed acquistata per essere abbinata a questa poltrona, che già apparteneva a Carmen.
Il mobiletto in fondo sulla destra è stato scovato al mercatino di Saint-Ouen, alle porte di Parigi. È stato restaurato completamente nel laboratorio di falegnameria di Mike. Il tavolino e i due divani bianchi erano di Carmen: «Abbiamo lavorato con tutto ciò che la cliente già possedeva, prendendo i suoi mobili come punto di partenza per il disegno e la progettazione di ogni locale», spiega il creativo.
Mike ha trovato questo telefono rétro a Barcellona di ritorno da una vacanza.
La belle époque. Flat in Madrid - Luminaire
«Non trovavo niente che corrispondesse a quello che avevo in mente, così alla fine questa lampada l’ho fatta io», spiega Mike. Sono otto lampadine alogene attaccate a dei cavi neri.
L’arte in generale, e i quadri in particolare, occupano un posto centrale nell’idea che Mike ha del proprio lavoro. Quando è in viaggio, il progettista trascorre il suo tempo tra gallerie d’arte e mercatini, raccogliendo ogni tipo di pezzi, oggetti ed elementi di arredo. Il corridoio sembra così più una sala da esposizione che un ambiente di passaggio, con molte opere appese alle pareti, a partire da un Bosco Sodi e un Candido Portinari. «Abbiamo piegato la cornice del quadro per dare ancora più forza alla sensazione di movimento», racconta il designer.
Attraversando queste due magnifiche porte di vetro realizzate con una intelaiatura in ghisa, si passa in un ambiente che evoca un patio interno, dove si trova la libreria di casa.
Mike ha voluto che la libreria fosse montata su una pedana: «La volevo alta, con una vista verticale sulla terrazza e sulla sala».
Il pavimento, ricoperto di piastrelle decorate fatte arrivare da Milano, aumenta la sensazione di trovarsi all’esterno di questo ambiente, che Mike ha disegnato proprio come una terrazza o un giardino interno.
Il pavimento, ricoperto di piastrelle decorate fatte arrivare da Milano, aumenta la sensazione di trovarsi all’esterno di questo ambiente, che Mike ha disegnato proprio come una terrazza o un giardino interno.
Ispirata alla struttura della Torre Eiffel, la ringhiera in ghisa davanti alla libreria è stata realizzata su misura.
Il parapetto separa leggermente la libreria dalla terrazza.
Questo ritratto di ragazzo indigeno dell’Amazzonia, alto 2 metri, è stato preso in Colombia. Per Carmen, che in quel paese ha vissuto, era importante avere in casa qualcosa che le ricordasse quella sua parte di vita.
Per la stanza degli ospiti, guarda caso, il nostro amante della ghisa ha scelto un letto fatto proprio di questo materiale. Il comodino apparteneva già a Carmen.
L’armadio laccato nero è stato realizzato su misura.
Accanto alla camera da letto, un sontuoso bagno, con cabina doccia, è stato pensato in bianco e nero.
Carmen aveva già a disposizione tutti i mobili della sua camera da letto e, come spiega Mike, per dare un tocco di modernità all’ambiente è stata scelta una porta scorrevole.
Di fronte al letto c’è un camino in marmo. «È degli anni Trenta ed è un pezzo originario di Madrid», precisa il designer, che, dopo averlo risistemato e pulito, lo ha spostato dalla posizione originale in sala per metterlo qui.
Nella stanza degli ospiti è stato messo un armadio identico a quello del guardaroba, ma questa volta laccato bianco.
Il bagno della camera di Carmen ha una cabina doccia con porta a tutto vetro.
Il terzo bagno della casa ospita una vasca in stile antico.
Altro: Piaceri della Vita, Vasca in Camera, il Non Plus Ultra del Relax
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Chi ci abita: La proprietaria dell’appartamento Carmen, che per la maggior parte dell’anno vive a Boston
Dove: Calle de la Libertad, Madrid, Spagna
Superficie: 3 camere da letto, 3 bagni
Il particolare interessante: Dice il designer: «La mia prima fonte di ispirazione è stata la Torre Eiffel, da bambino adoravo Parigi. Uno dei miei insegnanti di storia la amava profondamente e mi ha trasmesso questa sua passione. Entrando in questo appartamento ho immediatamente pensato a lei… alla Torre, alle serre del Jardin des Plantes. È per questo che ho creato un giardino interno».