Le Case Italiane Più Insolite Dove Abitare
Trulli, fattorie, piccionaie, la fantasia dei proprietari non ha fine e l'ingegno dei professionisti nemmeno
Dimentichiamo i mini appartamenti urbani o i loft perfetti ma senza personalità. Queste case hanno una marcia in più, se non altro perché erano inizialmente qualche cosa d’altro. Come si vive in una vecchia piccionaia? E in un trullo? Leggi le storie di queste case particolari che abbiamo raccolto dal magazine nate con l’aiuto di ottimi professionisti.
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La piccionaia
Una torretta in tufo immersa nella macchia si è tasformata in una casetta al mare. In origine adibita all’allevamento dei colombi, si trova in una grande proprietà, che i componenti di una famiglia romana si tramandano fin dal XV secolo. La vocazione originaria di un luogo dal forte spirito rurale e venatorio era di poco interesse per la nuova generazione, ma un intervento radicale ne ha fatto un punto di passaggio e di incontro ideale per godere al massimo della vicinissima spiaggia.
Dove: Maremma Laziale
Anno di costruzione: 1950 circa
Anno di ristrutturazione: 2014
Superficie: 10 m² per ogni livello; bagno e spogliatoi al piano terra, cucina al primo piano, soggiorno/letto al secondo piano
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Una torretta in tufo immersa nella macchia si è tasformata in una casetta al mare. In origine adibita all’allevamento dei colombi, si trova in una grande proprietà, che i componenti di una famiglia romana si tramandano fin dal XV secolo. La vocazione originaria di un luogo dal forte spirito rurale e venatorio era di poco interesse per la nuova generazione, ma un intervento radicale ne ha fatto un punto di passaggio e di incontro ideale per godere al massimo della vicinissima spiaggia.
Dove: Maremma Laziale
Anno di costruzione: 1950 circa
Anno di ristrutturazione: 2014
Superficie: 10 m² per ogni livello; bagno e spogliatoi al piano terra, cucina al primo piano, soggiorno/letto al secondo piano
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La casa colonica contadina
A 18 km da Siena, il piccolo borgo settecentesco di Montestigliano torna in vita grazie a una famiglia lungimirante. La casa – che, in omaggio al contadino che l’abitò fino a pochi anni fa, i proprietari chiamano affettuosamente Casa Emilio – ha mantenuto intatti tutti gli elementi della tradizionale architettura toscana ed è immersa fra gli ulivi, i fichi e i terrazzamenti.
È oggi un tranquillo rifugio per periodi di vacanza fatti di relax e passeggiate immersi nel paesaggio toscano.
Dove: Località Montestigliano, provincia di Siena
Anno di costruzione: XVIII secolo
Anno di ristrutturazione: 2015-16
Superficie: 80 m², composti da due camere con due bagni, soggiorno con cucina, lavanderia
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A 18 km da Siena, il piccolo borgo settecentesco di Montestigliano torna in vita grazie a una famiglia lungimirante. La casa – che, in omaggio al contadino che l’abitò fino a pochi anni fa, i proprietari chiamano affettuosamente Casa Emilio – ha mantenuto intatti tutti gli elementi della tradizionale architettura toscana ed è immersa fra gli ulivi, i fichi e i terrazzamenti.
È oggi un tranquillo rifugio per periodi di vacanza fatti di relax e passeggiate immersi nel paesaggio toscano.
Dove: Località Montestigliano, provincia di Siena
Anno di costruzione: XVIII secolo
Anno di ristrutturazione: 2015-16
Superficie: 80 m², composti da due camere con due bagni, soggiorno con cucina, lavanderia
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Il trullo
Materiali organici e maestranze locali per un progetto finito in sei mesi. Il progetto voleva riportare alla luce un complesso di trulli utilizzando materiali e tecniche originarie. Il progettista ha voluto caratterizzare in modo speciale l’abitazione, annettendo un volume trasparente: un cubo di vetro che funge da salotto all’aperto e giardino d’inverno costruito intorno a un ulivo secolare. Esterno e interno dialogano grazie alla continuità dei materiali con un risultato dal gusto rurale, ma contemporaneo.
Dove: Ostuni (Brindisi)
Anno di ristrutturazione: 2015
Superficie: 130 m² con tre camere da letto, due bagni e due ettari di terreno circostante
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Materiali organici e maestranze locali per un progetto finito in sei mesi. Il progetto voleva riportare alla luce un complesso di trulli utilizzando materiali e tecniche originarie. Il progettista ha voluto caratterizzare in modo speciale l’abitazione, annettendo un volume trasparente: un cubo di vetro che funge da salotto all’aperto e giardino d’inverno costruito intorno a un ulivo secolare. Esterno e interno dialogano grazie alla continuità dei materiali con un risultato dal gusto rurale, ma contemporaneo.
Dove: Ostuni (Brindisi)
Anno di ristrutturazione: 2015
Superficie: 130 m² con tre camere da letto, due bagni e due ettari di terreno circostante
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Nel bosco rifugio
Sui colli vicentini, in un bosco privato che si estende per 15mila metri quadrati, è stato progettato un rifugio di 3 metri per 3: una stanza pensata come uno spazio di contemplazione per godere di pace e tranquillità.
Ci abita un imprenditore vicentino in pensione, amante della natura, che ha scelto di ritirarsi qui nei fine settimana o nei periodi di vacanza.
Dove: tra i colli vicentini
Anno di costruzione: 2007
Superficie: 9 m²
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Sui colli vicentini, in un bosco privato che si estende per 15mila metri quadrati, è stato progettato un rifugio di 3 metri per 3: una stanza pensata come uno spazio di contemplazione per godere di pace e tranquillità.
Ci abita un imprenditore vicentino in pensione, amante della natura, che ha scelto di ritirarsi qui nei fine settimana o nei periodi di vacanza.
Dove: tra i colli vicentini
Anno di costruzione: 2007
Superficie: 9 m²
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Il nido sugli alberi
Una casetta tra gli alberi avvolta dal silenzio di uno spazio incontaminato. È il progetto ecosostenibile realizzato dall’azienda friulana Domus Gaia tra i boschi della provincia di Udine. Qui, sospesa a dieci metri da terra, si trova una casa tra gli alberi dotata di tutti i comfort.
Nelle Alpi Friulane, la Malga Priu, una malga ubicata a quaranta minuti di distanza a piedi dal termine dell’ultima strada, ha deciso di affiancare alla propria struttura ricettiva due spazi abitativi ubicati tra gli alberi. Sono nate così le due strutture chiamate le “Pigne”.
Dove: Ugovizza, Alpi Friulane
Anno: 2017
Superficie: 35 m² distribuiti su tre livelli che comprendono una zona relax, una zona living di 25 m² e una zona notte
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Una casetta tra gli alberi avvolta dal silenzio di uno spazio incontaminato. È il progetto ecosostenibile realizzato dall’azienda friulana Domus Gaia tra i boschi della provincia di Udine. Qui, sospesa a dieci metri da terra, si trova una casa tra gli alberi dotata di tutti i comfort.
Nelle Alpi Friulane, la Malga Priu, una malga ubicata a quaranta minuti di distanza a piedi dal termine dell’ultima strada, ha deciso di affiancare alla propria struttura ricettiva due spazi abitativi ubicati tra gli alberi. Sono nate così le due strutture chiamate le “Pigne”.
Dove: Ugovizza, Alpi Friulane
Anno: 2017
Superficie: 35 m² distribuiti su tre livelli che comprendono una zona relax, una zona living di 25 m² e una zona notte
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Nella roccia
Edificare nuove strutture integrandole nel territorio al punto di renderle quasi invisibili è una delle priorità dell’architettura contemporanea. La consapevolezza dell’importanza di tutelare lo scenario naturale è il fil rouge che ha guidato l’architetto Rocco Borromini, autore di questo progetto, verso la scelta di scavare la roccia affinché accogliesse la totalità dei volumi generati.
Accanto alla grande zona dedicata allo svago e alla convivialità è stata inserita una nuova cucina, la camera da letto padronale con bagno e una cabina armadio, incastonate nella roccia.
Dove: Traona, in provincia di Sondrio
Anno di costruzione: 2014
Architetto: Rocco Borromini
Superficie: 260 m²; tre camere da letto e un bagno
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Edificare nuove strutture integrandole nel territorio al punto di renderle quasi invisibili è una delle priorità dell’architettura contemporanea. La consapevolezza dell’importanza di tutelare lo scenario naturale è il fil rouge che ha guidato l’architetto Rocco Borromini, autore di questo progetto, verso la scelta di scavare la roccia affinché accogliesse la totalità dei volumi generati.
Accanto alla grande zona dedicata allo svago e alla convivialità è stata inserita una nuova cucina, la camera da letto padronale con bagno e una cabina armadio, incastonate nella roccia.
Dove: Traona, in provincia di Sondrio
Anno di costruzione: 2014
Architetto: Rocco Borromini
Superficie: 260 m²; tre camere da letto e un bagno
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La casa specchio
Per valorizzare un panorama come questo, non solo, per moltiplicarlo, l’architetto ha adottato una soluzione estrema e originale. Delle pareti specchianti. Il risultato sono le Mirror Houses, esempio di architettura contemporanea e impiego di materiali e tecnologici.
Dove: appena fuori Bolzano
Anno di costruzione: 2014
Architetto: Peter Pichler Architecture
Superficie: 80 m² suddivisi in due unità abitative da 40 m²
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Per valorizzare un panorama come questo, non solo, per moltiplicarlo, l’architetto ha adottato una soluzione estrema e originale. Delle pareti specchianti. Il risultato sono le Mirror Houses, esempio di architettura contemporanea e impiego di materiali e tecnologici.
Dove: appena fuori Bolzano
Anno di costruzione: 2014
Architetto: Peter Pichler Architecture
Superficie: 80 m² suddivisi in due unità abitative da 40 m²
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Il fienile
Per ristrutturare questo fienile rustico sono stati usati materiali e colori tipici delle case di campagna, come legno, pietra e ruggine: questi elementi mostrano il loro naturale percorso di invecchiamento, essendo esposti alle dinamiche atmosferiche. Nella ristrutturazione della casa colonica e del suo fienile, gli architetti sono partiti da questi tre materiali per scongiurare un effetto troppo nuovo e artificiale, trovando la giusta chiave di interpretazione dello stile rustico contemporaneo.
Per l’edificio principale gli architetti hanno scelto una fedele ricostruzione della struttura originaria, per il fienile hanno preferito optare per pareti esterne di vetro così da lasciare a vista gli elementi interni, ristrutturati.
Dove: nelle campagne di Faenza, provincia di Ravenna
Anno di ristrutturazione: 2013
Architetto: Marco Bartoletti e Luigi Cicognani
Superficie: 5 camere da letto, 3 cucine e 8 bagni distribuiti su 1.200 m² di interni, più 9.000 m² di giardino
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Per ristrutturare questo fienile rustico sono stati usati materiali e colori tipici delle case di campagna, come legno, pietra e ruggine: questi elementi mostrano il loro naturale percorso di invecchiamento, essendo esposti alle dinamiche atmosferiche. Nella ristrutturazione della casa colonica e del suo fienile, gli architetti sono partiti da questi tre materiali per scongiurare un effetto troppo nuovo e artificiale, trovando la giusta chiave di interpretazione dello stile rustico contemporaneo.
Per l’edificio principale gli architetti hanno scelto una fedele ricostruzione della struttura originaria, per il fienile hanno preferito optare per pareti esterne di vetro così da lasciare a vista gli elementi interni, ristrutturati.
Dove: nelle campagne di Faenza, provincia di Ravenna
Anno di ristrutturazione: 2013
Architetto: Marco Bartoletti e Luigi Cicognani
Superficie: 5 camere da letto, 3 cucine e 8 bagni distribuiti su 1.200 m² di interni, più 9.000 m² di giardino
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Il Salento classico
La ristrutturazione di una dimora signorile ribalta lo stereotipo delle case salentine tutte in bianco e pietra a vista. Dimentichiamoci, infatti, il bianco, il minimalismo, il ruralismo contemporaneo che siamo soliti associare all’idea predominante di casa in Puglia: questa bella dimora salentina è stata ristrutturata all’insegna del colore, della ricchezza dei dettagli e dell’eleganza cosmopolita della committente. Eppure il risultato è estremamente naturale ed essenziale e rispetta le caratteristiche originarie dell’edificio. L’intervento è stato corposo e non ha tralasciato alcun aspetto, ma l’ambiente ha conservato il suo sapore vissuto, come se la padrona di casa avesse da sempre abitato qui, collezionando dettagli e ricordi.
Dove: Arigliano, in provincia di Lecce
Anno di ristrutturazione: 2014
Architetti: Nino Filotico e Maria Rita Campa di Filotico & Partners Architetti
Superficie della casa: 372 m², con quattro camere da letto e 5 bagni; giardino: 202 m²
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La ristrutturazione di una dimora signorile ribalta lo stereotipo delle case salentine tutte in bianco e pietra a vista. Dimentichiamoci, infatti, il bianco, il minimalismo, il ruralismo contemporaneo che siamo soliti associare all’idea predominante di casa in Puglia: questa bella dimora salentina è stata ristrutturata all’insegna del colore, della ricchezza dei dettagli e dell’eleganza cosmopolita della committente. Eppure il risultato è estremamente naturale ed essenziale e rispetta le caratteristiche originarie dell’edificio. L’intervento è stato corposo e non ha tralasciato alcun aspetto, ma l’ambiente ha conservato il suo sapore vissuto, come se la padrona di casa avesse da sempre abitato qui, collezionando dettagli e ricordi.
Dove: Arigliano, in provincia di Lecce
Anno di ristrutturazione: 2014
Architetti: Nino Filotico e Maria Rita Campa di Filotico & Partners Architetti
Superficie della casa: 372 m², con quattro camere da letto e 5 bagni; giardino: 202 m²
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La masseria antica
Come preservare l’essenzialità e il rigore di un’antica masseria pugliese adattandola alle esigenze di una famiglia in vacanza? Il compito di dare risposta a questo dilemma è stato messo nelle mani degli architetti dello Studio Talent, che hanno trovato la soluzione proprio nel restare fedeli alle origini, utilizzando tecniche di restauro conservativo e conoscenze moderne per rendere “invisibile” l’intervento. Il primo step, infatti, è stato consolidare la struttura, dare sostegno all’edificio per salvarlo e consegnarlo al futuro.
Dove: Ostuni (Brindisi)
Anno di ristrutturazione: 2015
Architetto: Studio Talent
Superficie: 300 m², 5 camere da letto e 4 bagni; corte/giardino di 2.000 m²
Costo: circa 700 mila euro
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Come preservare l’essenzialità e il rigore di un’antica masseria pugliese adattandola alle esigenze di una famiglia in vacanza? Il compito di dare risposta a questo dilemma è stato messo nelle mani degli architetti dello Studio Talent, che hanno trovato la soluzione proprio nel restare fedeli alle origini, utilizzando tecniche di restauro conservativo e conoscenze moderne per rendere “invisibile” l’intervento. Il primo step, infatti, è stato consolidare la struttura, dare sostegno all’edificio per salvarlo e consegnarlo al futuro.
Dove: Ostuni (Brindisi)
Anno di ristrutturazione: 2015
Architetto: Studio Talent
Superficie: 300 m², 5 camere da letto e 4 bagni; corte/giardino di 2.000 m²
Costo: circa 700 mila euro
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Questa storia è stata pubblicata il 23 dicembre 2019 e poi aggiornata
Qual è il tuo progetto preferito? Salva in un Ideabook le immagini per te più belle.
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Una vecchia torre d’avvistamento del XII secolo. Alta 25 metri, nel tardo Trecento è stata ampliata ed è stata utilizzata come abitazione.
Oggi questa grande casa, circondata da un oliveto con oltre 180 piante e un parco privato, è affittata temporaneamente a uso turistico ed è di proprietà di Enrico Menestò, studioso esperto di Medioevo, e della moglie, l’architetto Raffaella Maria Gabetta che ha curato i lavori di ristrutturazione, iniziati negli anni Novanta e proseguiti fino al 2005. La torre sorge in un contesto naturale di grande fascino, è immersa nel verde e domina su tutta la collina regalando dalle finestre una vista spettacolare.
Dove: Todi, Umbria
Anno di costruzione: XII secolo
Anno di ristrutturazione: tra gli anni Novanta e il 2005
Superficie: circa 2 ettari la tenuta e 700 m² la torre, distribuiti in 5 piani di 130 m² circa ciascuno
Architetto: Raffaella Maria Gabetta
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