Prima e Dopo: Come Ripensare un Villino Anni Venti al Pigneto
Nel cuore del vivace quartiere romano del Pigneto un villino degli anni 20 rinasce a nuova vita e si circonda di verde
Siamo a via del Pigneto, quella che dona il nome all’omonimo quartiere romano dove furono girati film come Accattone di Pier Paolo Pasolini e Roma città aperta di Roberto Rossellini, oggi amato da creativi e amanti del buon cibo. Qui Milena Schiano, ceramista, oltre che artista e arredatrice, ha trovato questo villino dei primi anni Venti e ha deciso di acquistarlo incoraggiata dalla possibilità di ampliarne la metratura.
«Il villino era in stato di abbandono da parecchi anni, così come i piccoli fabbricati costruiti a ridosso dell’edificio principale», racconta Milena; «L’idea iniziale era quella di creare un unico volume centrale, che avrebbe diviso il giardino in due parti. Alla fine, però, si è preferito accorpare il nuovo volume a ridosso di quello limitrofo esistente e mantenere un unico grande spazio verde intorno alla casa».
Un progetto sviluppato a sei mani: una stretta collaborazione fra la proprietaria e i progettisti Matteo Incognito e Davide Perra che è proseguita anche dopo il cantiere, sfociando in nuovi progetti.
«Il villino era in stato di abbandono da parecchi anni, così come i piccoli fabbricati costruiti a ridosso dell’edificio principale», racconta Milena; «L’idea iniziale era quella di creare un unico volume centrale, che avrebbe diviso il giardino in due parti. Alla fine, però, si è preferito accorpare il nuovo volume a ridosso di quello limitrofo esistente e mantenere un unico grande spazio verde intorno alla casa».
Un progetto sviluppato a sei mani: una stretta collaborazione fra la proprietaria e i progettisti Matteo Incognito e Davide Perra che è proseguita anche dopo il cantiere, sfociando in nuovi progetti.
Milena aveva le idee molto chiare sulla trasformazione della casa e ha partecipato attivamente allo sviluppo del progetto, in costante dialogo con Incognito Studio. Spiega Matteo Incognito: «Si tratta di un piccolo intervento nel cuore del quartiere, che nasce col fine di riqualificare un lotto – e di conseguenza il suo contesto urbano – frastagliato e disomogeneo, attraverso la costruzione di un nuovo volume indipendente, ma che allo stesso tempo si potesse relazionare con il contesto».
Foto del prima di Incognito Studio
Quando è stato acquistato, il villino e i fabbricati a ridosso erano in stato di abbandono da diversi anni.
Il progetto ha dovuto tener conto del vincolo archeologico-paesaggistico nel quale rientrava l’immobile. La fase di scavo è stata infatti eseguita sotto la supervisione di un archeologo che ha prodotto le certificazioni da presentare alla Soprintendenza.
Trova su Houzz il professionista giusto
Quando è stato acquistato, il villino e i fabbricati a ridosso erano in stato di abbandono da diversi anni.
Il progetto ha dovuto tener conto del vincolo archeologico-paesaggistico nel quale rientrava l’immobile. La fase di scavo è stata infatti eseguita sotto la supervisione di un archeologo che ha prodotto le certificazioni da presentare alla Soprintendenza.
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Una volta demoliti i corpi di fabbrica a ridosso dell’edificio, è stato costruito un padiglione di circa 40 m² destinato ad ospitare la grande cucina.
L’ampliamento sorge a ridosso del muro di confine, in modo da lasciare più spazio possibile al giardino – vero protagonista dell’intervento – al quale si apre con generose vetrate.
La pianta del piano terra, composto dalla grande cucina con accesso diretto al patio e al giardino, zona relax, camera da letto con bagno e salone
La sezione del villino. Al primo piano un’altra camera con bagno e terrazzo
La pianta del primo piano con accesso diretto al terrazzo
I principi dell’intervento sono stati quelli di rispettare l’esistente. Il risultato è una doppia zona giorno: cucina-pranzo-relax nel nuovo padiglione, e zona salone-tv nel vecchio edificio, collegati tra loro da una piccola apertura preesistente.
Tutti i quadri sono di Milena Schiano
Tutti i quadri sono di Milena Schiano
Adiacente al blocco cucina, un ulteriore elemento di personalizzazione: i contenitori esagonali e i blocchi rettangolari in cemento, realizzati artigianalmente su disegno di Milena Schiano, che li ha poi trattati con pigmenti colorati
Pavimento in cotto esagonale: realizzato a mano dalla Fornace Chiaroscuro di Salerno
Pavimento in cotto esagonale: realizzato a mano dalla Fornace Chiaroscuro di Salerno
Tavolo: in frassino massello spazzolato con gambe in metallo nero di BeKreative;
Sedie: Daw di Estea con rivestimento in tessuto patchwork; lampada blu notte in cartone: Joxtorp di Ikea
Sedie: Daw di Estea con rivestimento in tessuto patchwork; lampada blu notte in cartone: Joxtorp di Ikea
La casa è punteggiata di opere e di interventi di Milena: il quadro sui toni del rosso è una sua opera; le porte in ferro con elementi in bambù sono disegnate da Milena Schiano che le ha “arrugginite” per ottenere l’effetto corten. Sono poi state realizzate dall’azienda Rossi Fabio.
La cucina è composta da un blocco angolare di 220/265 cm di lunghezza, profonda 62 cm, in laminato color piombo. La penisola misura 220 cm (profondità 110 cm) ed è in laminato Stone Lava. Le colonne attrezzate da cm 285/62 cm x h 220 cm sono in laminato Olmo Smoke.
Cucina: Monoliti di Meson’s
Cucina: Monoliti di Meson’s
Dalla grande cucina si passa al salone attraverso un’apertura preesistente. Le librerie sono realizzate su disegno di Milena Schiano e Gerardo Ghiura e realizzate con tubi di alluminio e snodi forniti dalla ditta Stemo.
Divano grigio con pouf: Nockeby di Ikea
Divano grigio con pouf: Nockeby di Ikea
La camera da letto e il bagno sono stati ricavati nel volume preesistente del villino e sono accessibili direttamente dal salone.
Letto matrimoniale: Sommier di Flou; lampade in grès smaltato: Ceramicalab
Letto matrimoniale: Sommier di Flou; lampade in grès smaltato: Ceramicalab
Le finiture interne sono rigorosamente in materiali locali e tradizionali: cotto e legno per la pavimentazione, travi in legno e acciaio, murature portanti in mattoni intonacate bianche per le strutture. Queste scelte hanno aiutato a contenere i costi, creando un ambiente accogliente e molto “vissuto”.
Lavabi, wc e bidet sospesi: serie Planet Ceramiche color Verde Mela di Scarabeo;
rubinetteria: Tube di Bonomi; piastrelle: maioliche grigie di Iris Ceramica; pavimento in listoni di abete anticato a mano con pigmenti da Milena Schiano
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Se vuoi vedere i lavori della proprietaria puoi trovarli sul suo sito CeramicaLab.
Lavabi, wc e bidet sospesi: serie Planet Ceramiche color Verde Mela di Scarabeo;
rubinetteria: Tube di Bonomi; piastrelle: maioliche grigie di Iris Ceramica; pavimento in listoni di abete anticato a mano con pigmenti da Milena Schiano
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: Milena Schiano e Gerardo Ghiuvra
Dove: Roma, quartiere Pigneto
Anno di costruzione: 1920
Anno di ristrutturazione: 2015
Superficie: 200 m² composti da: camera da letto, bagno, soggiorno, cucina, patio-giardino al piano terra; camera, bagno, soggiorno, terrazza al primo piano
Progettisti: Incognito Studio
Pavimentazione esterna: in listoni di Pino