3 Appartamenti al Mare Belli e Pratici, Dai 50 mq in Giù
Questi progetti di ristrutturazione ottimizzano la vivibilità puntando su maggiore funzionalità e coerenza estetica
Linearità, spazi calibrati e tanta praticità: ecco le chiavi di volta per ripensare le caratteristiche di quelle seconde case che, seppure abitate per un periodo di tempo limitato, risultano intensamente vissute durante la stagione estiva. Tre architetti ci raccontano come sono riusciti a rendere piacevolmente vivibili tre piccoli appartamenti, strizzando un occhio a soluzioni su misura, spazi living aperti e una palette colori che riflette toni e riflessi del paesaggio marino.
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Foto di Giulia Mandetta
50 m² sull’Isola de La Maddalena
Colpo d’occhio
Dove: Porto Massimo, Isola de La Maddalena, Sardegna
Superficie: 50 m²
Architetto: Giulia Mandetta LCB LAB
Il desiderio di uno spazio fluido, il più possibile aperto alla vista e al contatto visivo con il mare, ha caratterizzato l’intervento di ristrutturazione curato dall’architetto romano Giulia Mandetta in uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna, l’arcipelago della Maddalena.
Distribuita su due livelli, la casa si distingueva in origine per la presenza di ambienti molto contenuti, che non solo limitavano la vivibilità dello spazio ma ne bloccavano anche il suo vero punto di forza, la magnifica vista sull’isola di Caprera (foto precedente). Per Mandetta, che aveva ricevuto carta bianca dai suoi committenti, la scelta di aprire abbattendo i tramezzi è stata la più naturale. «Innanzitutto volevo sottolineare il contatto con il mare», ci dice, «per questo ho aperto il più possibile, lasciando a vista la cucina. A livello generale, per le seconde case questo approccio si rivela quello giusto: in tutte le case al mare tendo ad abbattere il più possibile. Al mare non c’è bisogno di tanto isolamento, così come è importante che la cucina resti un’area aperta per rimanere in contatto con familiari e amici».
50 m² sull’Isola de La Maddalena
Colpo d’occhio
Dove: Porto Massimo, Isola de La Maddalena, Sardegna
Superficie: 50 m²
Architetto: Giulia Mandetta LCB LAB
Il desiderio di uno spazio fluido, il più possibile aperto alla vista e al contatto visivo con il mare, ha caratterizzato l’intervento di ristrutturazione curato dall’architetto romano Giulia Mandetta in uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna, l’arcipelago della Maddalena.
Distribuita su due livelli, la casa si distingueva in origine per la presenza di ambienti molto contenuti, che non solo limitavano la vivibilità dello spazio ma ne bloccavano anche il suo vero punto di forza, la magnifica vista sull’isola di Caprera (foto precedente). Per Mandetta, che aveva ricevuto carta bianca dai suoi committenti, la scelta di aprire abbattendo i tramezzi è stata la più naturale. «Innanzitutto volevo sottolineare il contatto con il mare», ci dice, «per questo ho aperto il più possibile, lasciando a vista la cucina. A livello generale, per le seconde case questo approccio si rivela quello giusto: in tutte le case al mare tendo ad abbattere il più possibile. Al mare non c’è bisogno di tanto isolamento, così come è importante che la cucina resti un’area aperta per rimanere in contatto con familiari e amici».
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Anche in questo caso, la scelta del colore ha guidato l’intervento di ristrutturazione, tra cui spicca la scelta del colore del pavimento, che riprende quello del mare dal mattino.
Le decorazioni della stanza living, tra cui la collezione di cappelli che vediamo appesa sopra il salotto, sono ispirate dagli oggetti che erano in origine nella casa prima del suo intervento; nella nuova, servono ad accentuare il contrasto cromatico tra i mobili e i rivestimenti.
Eppure, sebbene il riferimento al mare sia evidente al primo colpo d’occhio, Mandetta ha deciso di non ispirarsi al tema nautico, almeno non in modo didascalico. «Il tema nautico non mi piace: a volte può essere legittimo, ma in linea generale sono più per lavorare su una sensazione restituita dai colori e dai materiali».
Le decorazioni della stanza living, tra cui la collezione di cappelli che vediamo appesa sopra il salotto, sono ispirate dagli oggetti che erano in origine nella casa prima del suo intervento; nella nuova, servono ad accentuare il contrasto cromatico tra i mobili e i rivestimenti.
Eppure, sebbene il riferimento al mare sia evidente al primo colpo d’occhio, Mandetta ha deciso di non ispirarsi al tema nautico, almeno non in modo didascalico. «Il tema nautico non mi piace: a volte può essere legittimo, ma in linea generale sono più per lavorare su una sensazione restituita dai colori e dai materiali».
Al piano superiore, due piccole stanze da letto ospitano i letti di genitori e bambini. Nella camera padronale è stato realizzato un bagno più grande, mentre da quella dei bambini si accede ad un bagno con vasca. Una conquista non da poco, quella di due stanze con due bagni, considerando che la metratura totale dell’appartamento è pari a soli 50 m². Per dare profondità a uno spazio contenuto, nell’immagine che vediamo la parete di fondo è stata colorata di azzurro: giocando dunque con gli effetti ottici, ma scacciando anche il senso di anonimato che rischia di limitare la godibilità di una stanza di piccola taglia.
Guarda le foto di tutta la casa
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Foto di Anna Positano
50 m² a Camogli
Colpo d’occhio
Dove: Camogli, Liguria
Superficie: 50 m²
Architetto: gosplan architects
In Liguria, e più precisamente nell’antico borgo di Camogli, un’abitazione ubicata in una tipica casa in pietra intonacata del centro storico è oggetto di un ripensamento finalizzato a enfatizzare il carattere, l’uniformità e la godibilità dello spazio. La metratura, di 50 m² circa, si suddivide in due camere, un soggiorno con cucina e un bagno. Prima dell’avvio dei lavori, i proprietari erano orientati verso linee di arredo da acquistare presso le grandi catene. L’intervento gli architetti, però, ha portato all’ideazione di un grande armadio su disegno e su misura, capace di inglobare al suo interno molteplici funzioni: passaggio degli impianti, contenimento e illuminazione.
50 m² a Camogli
Colpo d’occhio
Dove: Camogli, Liguria
Superficie: 50 m²
Architetto: gosplan architects
In Liguria, e più precisamente nell’antico borgo di Camogli, un’abitazione ubicata in una tipica casa in pietra intonacata del centro storico è oggetto di un ripensamento finalizzato a enfatizzare il carattere, l’uniformità e la godibilità dello spazio. La metratura, di 50 m² circa, si suddivide in due camere, un soggiorno con cucina e un bagno. Prima dell’avvio dei lavori, i proprietari erano orientati verso linee di arredo da acquistare presso le grandi catene. L’intervento gli architetti, però, ha portato all’ideazione di un grande armadio su disegno e su misura, capace di inglobare al suo interno molteplici funzioni: passaggio degli impianti, contenimento e illuminazione.
Ci racconta Lorenzo Trompetto, l’architetto co-fondatore dello studio genovese Gosplan che ha curato a ristrutturazione: «I committenti avevano previsto nella zona giorno un divano letto, ma non un’armadiatura. Unendo la necessità di prevedere spazi contenitori al fatto che le murature di queste vecchie case in pietra non sono diritte, abbiamo conferito linearità allo spazio utilizzando un grande mobile a L per integrare l’impiantistica, offrire maggiore spazi di contenimento e uniformare l’immagine del vano. I clienti ci avevano indicato una preferenza per uno stile un po’ marinaro: noi l’abbiamo sublimato in un effetto boiserie, sebbene reinterpretato in maniera differente rispetto alle convenzioni».
Il colore gioca un ruolo centrale per reinterpretare il genius loci in chiave contemporanea. Di fronte all’armadio, la parete da cui si accede alle camere da letto è rivestita di resina grigia. Le travi del soffitto, riportate a vista e restaurate, sono state dipinte di bianco, colore che, insieme alle doghe verticali dell’armadio, contribuisce ad esaltare la luminosità dell’ambiente.
Guarda le foto di tutta la casa
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Foto di Anna Positano
35 m² a La Spezia
Colpo d’occhio
Dove: una località balneare in provincia di La Spezia, Liguria
Superficie: 35 m²
Architetto: llabb studio
Sempre in Liguria, un altro piccolo appartamento in provincia di La Spezia trova in un altro armadio su misura la chiave di volta per conferire funzionalità e pulizia all’ambiente. La richiesta dei committenti era inequivocabile: riorganizzare i 35 m² del monolocale per ricavare una zona notte separata dalla zona giorno. Federico Robbiano e Luca Scardulla, giovani soci dello studio genovese llabb, non esitano a scegliere un modello da cui ispirarsi. «Già dalle prime fasi di progetto abbiamo deciso di trarre ispirazione dal mondo nautico. Negli interni delle barche a vela non vi è spazio sprecato ed ogni anfratto viene studiato e sviluppato per poter essere sfruttato al massimo. Con questo input abbiamo disegnato la parete attrezzata che attraversa l’intero ambiente, contenendo al suo interno le diverse funzioni. Cabine da letto, guardaroba, spogliatoio, librerie e armadi si nascondono dentro questo elemento».
35 m² a La Spezia
Colpo d’occhio
Dove: una località balneare in provincia di La Spezia, Liguria
Superficie: 35 m²
Architetto: llabb studio
Sempre in Liguria, un altro piccolo appartamento in provincia di La Spezia trova in un altro armadio su misura la chiave di volta per conferire funzionalità e pulizia all’ambiente. La richiesta dei committenti era inequivocabile: riorganizzare i 35 m² del monolocale per ricavare una zona notte separata dalla zona giorno. Federico Robbiano e Luca Scardulla, giovani soci dello studio genovese llabb, non esitano a scegliere un modello da cui ispirarsi. «Già dalle prime fasi di progetto abbiamo deciso di trarre ispirazione dal mondo nautico. Negli interni delle barche a vela non vi è spazio sprecato ed ogni anfratto viene studiato e sviluppato per poter essere sfruttato al massimo. Con questo input abbiamo disegnato la parete attrezzata che attraversa l’intero ambiente, contenendo al suo interno le diverse funzioni. Cabine da letto, guardaroba, spogliatoio, librerie e armadi si nascondono dentro questo elemento».
Al pari di una vera e propria cabina, la zona notte che è stata ricavata è raggiungibile aprendo due porte dell’armadio e contiene al suo interno scaffalature e piccoli contenitori. Sopra di essa, un soppalco – a cui si accede percorrendo una scala che parte dalla zona living – ospita un’ulteriore zona notte alta circa un metro, dove è ubicato un altro letto a due piazze.
Garantire un’ottima praticabilità dello spazio disponibile non è solo sinonimo di attenzione al centimetro, ma anche di quell’uniformità e leggerezza del campo visivo data dalla scelta delle finiture. Confermano Robbiano e Scardulla: «Grazie all’attento connubio di materiali e colori, la scelta di tinte tenui e “fresche” e l’elemento parete che contiene al suo interno tutto, abbiamo ottenuto uno spazio soggiorno ampio e luminoso in cui i pochi metri quadrati disponibili sono esaltati».
Guarda le foto di tutta la casa
Questa storia è stata pubblicata il 17 luglio 2018 e poi aggiornata
E tu? Vorresti ridisegnare il tuo piccolo appartamento al mare? Cerca il professionista più adatto a te su Houzz.
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Questa storia è stata pubblicata il 17 luglio 2018 e poi aggiornata
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Eppure, caos e mancanza di vivibilità dentro la seconda casa non sono due condizioni a cui doversi rassegnare, anche se per poche settimane. Per ispirarvi, abbiamo selezionato tre appartamenti mini che hanno saputo vincere la sfida dei pochi metri quadrati coniugando piacevolezza estetica e praticità funzionale.
La chiave? Soluzioni su misura capaci di ampliare la percezione dei metri quadrati disponibili grazie a una razionalizzazione delle funzioni abitative, a spazi contenitori e a una palette capace di sublimare i toni di sabbia e mare, in linea con l’ambiente circostante.