Le Case di Houzz: un Vecchio Sottotetto Berlinese dal Cuore di Cemento
Spazio nello spazio: per trasformare il sottotetto in un loft, l’architetto ha inserito un cubo di calcestruzzo tra le vecchie travi
Quella che scopriremo è una tipica Altbau (casa in un antico edificio) nel quartiere berlinese di Kreuzberg, parte di un’abitazione plurifamiliare di cinque piani costruita attorno al 1900. L’architetto Tanja Meyle, di Meylenstein, è stata incaricata di realizzare un secondo livello in questo appartamento nel quale il sottotetto era ancora allo stato grezzo (e assolutamente inabitabile).
Grazie ad alcune idee insolite, è riuscita a realizzare un sorprendente appartamento con vista sui tetti di Berlino, che conserva ancora il carattere singolare della struttura architettonica del passato, mostrandosi però aperta alle novità. Come ci è riuscita? Inserendo un cubo moderno di calcestruzzo all’interno dell’abitazione.
Grazie ad alcune idee insolite, è riuscita a realizzare un sorprendente appartamento con vista sui tetti di Berlino, che conserva ancora il carattere singolare della struttura architettonica del passato, mostrandosi però aperta alle novità. Come ci è riuscita? Inserendo un cubo moderno di calcestruzzo all’interno dell’abitazione.
Facciamo particolare attenzione alla parte inferiore. La porta del ripostiglio, come molte altre zone di questo insolito appartamento, è una “porta nascosta” con apertura a pressione. Spiega Meyle: «Parliamo di porta nascosta perché non si vede, è quasi un tutt’uno con la parete. È perfetta per un film di James Bond o Sherlock Holmes».
Il cubo, intonacato con cemento, risulta omogeneo e risalta come una massa nello spazio. Il cambio di pavimentazione davanti alla porta nascosta crea un tutt’uno volumetrico sebbene manchi una parzione di materia solida.
Meyle ha mantenuto le vecchie travi in legno per preservare l’aspetto naturale di sottotetto dell’appartamento. Tra queste e il parallelepipedo moderno si crea un avvincente contrasto di materiali.
Il cubo, intonacato con cemento, risulta omogeneo e risalta come una massa nello spazio. Il cambio di pavimentazione davanti alla porta nascosta crea un tutt’uno volumetrico sebbene manchi una parzione di materia solida.
Meyle ha mantenuto le vecchie travi in legno per preservare l’aspetto naturale di sottotetto dell’appartamento. Tra queste e il parallelepipedo moderno si crea un avvincente contrasto di materiali.
In foto si vede il lato del cubo nel quale si trova la zona a vista cucina e pranzo. Il blocco massiccio al centro della stanza è stato ideato per svolgere più funzioni, la struttura del mobile installato attorno è stata gettata sul posto. Racchiude, oltre al lavello e al piano cottura, anche la lavastoviglie e un sistema integrato per la gestione dei rifiuti realizzato su misura da un falegname. Grazie all’ampio spazio per riporre le cose, tutto si nasconde dietro ai frontali grigi degli armadietti e dei cassetti in MDF, anch’essi con apertura a pressione.
Quando serve, è possibile aumentare il piano di lavoro con un blocco mobile della cucina, che offre spazio aggiuntivo: «Sia che si cucini e serva avere accanto un ripiano per tagliuzzare, sia che si tolgano gli alimenti dal frigorifero per portarli in salotto per fare colazione, lo si può spostare facilmente grazie alla presenza delle ruote», spiega Meyle.
Quando serve, è possibile aumentare il piano di lavoro con un blocco mobile della cucina, che offre spazio aggiuntivo: «Sia che si cucini e serva avere accanto un ripiano per tagliuzzare, sia che si tolgano gli alimenti dal frigorifero per portarli in salotto per fare colazione, lo si può spostare facilmente grazie alla presenza delle ruote», spiega Meyle.
L’isola – insieme al piano del tavolo autoportante e a tutte le aperture necessarie per i fornelli, compresi i due lavelli incassati in acciaio inossidabile – è stata realizzata sul posto seguendo un modello personalizzato, soddisfando particolari richieste come ad esempio avere a disposizione dei fori per far passare i cavi degli elettrodomestici.
Il calcestruzzo gettato in opera non era però adatto per il piano di lavoro perché non abbastanza liscio e la tonalità di grigio sarebbe risultata diversa da quella delle altre superfici intonacate con il cemento. Per questo motivo il top dell’isola è stato reso uguale alle altre in un’ultima fase di lavoro utilizzando un intonaco di cemento.
In questa fotografia si possono vedere: un armadio a muro che racchiude il frigorifero e il freezer, il forno e la macchinetta per il caffè espresso. Il particolare da notare: due pannelli estraibili in legno massiccio che servono come superficie d’appoggio aggiuntiva.
Il calcestruzzo gettato in opera non era però adatto per il piano di lavoro perché non abbastanza liscio e la tonalità di grigio sarebbe risultata diversa da quella delle altre superfici intonacate con il cemento. Per questo motivo il top dell’isola è stato reso uguale alle altre in un’ultima fase di lavoro utilizzando un intonaco di cemento.
In questa fotografia si possono vedere: un armadio a muro che racchiude il frigorifero e il freezer, il forno e la macchinetta per il caffè espresso. Il particolare da notare: due pannelli estraibili in legno massiccio che servono come superficie d’appoggio aggiuntiva.
Salendo per la scala aperta e passando per una galleria, si raggiunge la terrazza sul tetto e la camera da letto combinata al bagno.
Le pareti, il soffitto e il pavimento sembrano un unico pezzo, ricoperti con lo stesso intonaco di cemento usato per le pareti esterne. Si ha così l’impressione di trovarsi all’interno di un antro. Il lavabo, sempre intonacato con il cemento, serve anche da divisorio: alla sua destra, in un angolo riparato, si trova il letto.
Le pareti, il soffitto e il pavimento sembrano un unico pezzo, ricoperti con lo stesso intonaco di cemento usato per le pareti esterne. Si ha così l’impressione di trovarsi all’interno di un antro. Il lavabo, sempre intonacato con il cemento, serve anche da divisorio: alla sua destra, in un angolo riparato, si trova il letto.
A sinistra, passando tra il lavabo e la parete con il vetro e davanti a ripiani incassati e intonacati di cemento, si raggiunge la toilette, separata dal resto della stanza.
Sotto al lavabo il falegname ha inserito dei cassetti: all’interno sono in legno massiccio, i frontali grigi invece sono in MDF.
Poiché lavabo e mobile cucina sono dei modelli unici su misura, per Tanja Meyle è stato necessario apportare alcune modifiche all’ultimo momento: «Mi sono portata dietro i modelli di cartone in scala e abbiamo discusso sul posto quale fosse la strada migliore per raggiungere l’obiettivo finale».
Poiché lavabo e mobile cucina sono dei modelli unici su misura, per Tanja Meyle è stato necessario apportare alcune modifiche all’ultimo momento: «Mi sono portata dietro i modelli di cartone in scala e abbiamo discusso sul posto quale fosse la strada migliore per raggiungere l’obiettivo finale».
La vasca da bagno incassata nel pavimento è stata una richiesta del cliente. Per via dei muri portanti però è stato possibile collocare la vasca color antracite soltanto in questo punto. Non è certo il posto peggiore, dato il panorama sui tetti di Berlino…
Su entrambi i lati, il cubo presenta superfici finestrate fisse, quasi prive di telaio. Grazie a due porte a vetri, anche queste prive di telaio, è possibile isolare acusticamente la zona notte dallo spazio abitativo sottostante.
Su entrambi i lati, il cubo presenta superfici finestrate fisse, quasi prive di telaio. Grazie a due porte a vetri, anche queste prive di telaio, è possibile isolare acusticamente la zona notte dallo spazio abitativo sottostante.
Uscendo dalla camera da letto, dall’altro lato, la seconda scala conduce all’ampia zona giorno della maisonette. Nel punto più alto il soffitto raggiunge ben cinque metri di altezza.
Dal divano si vede anche il soffitto luminoso dimmerabile, che immerge la zona notte in una luce piacevolmente calda, accentuando l’uniformità ermetica e introversa del cubo in calcestruzzo.
«L’idea alla base del concetto di illuminazione era quella di mettere in rilievo, grazie alla luce, i particolari elementi architettonici».
Per valorizzare le peculiarità del loft e del tetto, Tanja Meyle ha utilizzato lampadine dimmerabili (retrofit alogene) per l’impianto di illuminazione in cucina e in corridoio. «La maggior parte delle altre luci sono faretti a incasso, perché non devono stravolgere la stanza da un punto di vista artistico ma sono state adattate a tutte le esigenze: luci con un fascio ampio, stretto o direzionale».
«L’idea alla base del concetto di illuminazione era quella di mettere in rilievo, grazie alla luce, i particolari elementi architettonici».
Per valorizzare le peculiarità del loft e del tetto, Tanja Meyle ha utilizzato lampadine dimmerabili (retrofit alogene) per l’impianto di illuminazione in cucina e in corridoio. «La maggior parte delle altre luci sono faretti a incasso, perché non devono stravolgere la stanza da un punto di vista artistico ma sono state adattate a tutte le esigenze: luci con un fascio ampio, stretto o direzionale».
La zona giorno ha il carattere industriale del loft, ma possiede anche un lato accogliente grazie al pavimento in quercia, le vecchie travi di legno e la parete di mattoni.
La parete grezza dietro al divano mostra come si sviluppava il tetto prima della ristrutturazione. «Proprio per questo motivo abbiamo deciso di lasciarla a vista».
Un altro elemento nature è la lunga tavola in legno riciclato, che con una collezione di vecchie sedie dai toni pastello, offre spazio sufficiente per grandi banchetti.
La parete grezza dietro al divano mostra come si sviluppava il tetto prima della ristrutturazione. «Proprio per questo motivo abbiamo deciso di lasciarla a vista».
Un altro elemento nature è la lunga tavola in legno riciclato, che con una collezione di vecchie sedie dai toni pastello, offre spazio sufficiente per grandi banchetti.
Oltre alla zona giorno e cucina, al piano inferiore della maisonette vi sono altre stanze che differiscono leggermente l’una dall’altra per forma e colore. Sono state posizionate sotto la pendenza del tetto come fossero delle scatole sfalsate. Le “scatole azzurre” contengono il bagno e la lavanderia con toilette, una stanza-guardaroba e la camera per gli ospiti. Le stanze sono separate le une dalle altre da porte scorrevoli, il cui colore corrisponde alla sfumatura della rispettiva “scatola”.
Anche qui troviamo un dettaglio particolare del concetto di illuminazione: una linea continua di luci sul bordo posteriore delle scatole azzurre mette in risalto lo spazio e il tetto inclinato del loft.
Ti potrebbe interessare leggere anche Ispirazioni: Brutalismo, Istinto e Cemento in una Casa Essenziale
Anche qui troviamo un dettaglio particolare del concetto di illuminazione: una linea continua di luci sul bordo posteriore delle scatole azzurre mette in risalto lo spazio e il tetto inclinato del loft.
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Guardando la parte destra della fotografia, si vede la stanza-guardaroba dalla camera degli ospiti. Passando per la porta turchese si entra nel bagno annesso.
Una parete del bagno per gli ospiti è stata piastrellata con un mosaico in vetro colore menta, che sta bene con la colorazione esterna. Oltrepassando la porta scorrevole si accede alla lavanderia separata, dotata anche di una doccia.
Lavandino e rubinetteria: Keuco
Lavandino e rubinetteria: Keuco
Il guardaroba è una semplice stanza di passaggio che collega il bagno per gli ospiti con la loro camera.
Le pareti bianche, la chiara moquette a pelo lungo e la parete armadio, anch’essa bianca e realizzata su misura dal falegname, riflettono la luce del giorno che entra dai grandi lucernari.
Le pareti bianche, la chiara moquette a pelo lungo e la parete armadio, anch’essa bianca e realizzata su misura dal falegname, riflettono la luce del giorno che entra dai grandi lucernari.
Le piante di questo loft mostrano la suddivisione degli ambienti: al piano inferiore si trova la zona giorno e, nei riquadri azzurri, il guardaroba e le stanze per gli ospiti.
Nella parte superiore del cubo in calcestruzzo troviamo invece la camera da letto padronale e il bagno.
Grazie a questa soluzione di “spazio nello spazio”, Meyle è riuscita a creare una superficie abitabile di 250 metri quadrati e ha dimostrato quanto anche un blocco di cemento possa essere accogliente!
Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare alla rubrica, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Grazie a questa soluzione di “spazio nello spazio”, Meyle è riuscita a creare una superficie abitabile di 250 metri quadrati e ha dimostrato quanto anche un blocco di cemento possa essere accogliente!
Nella nostra rubrica “Le Case di Houzz” proponiamo interessanti abitazioni di proprietari di case e inquilini. Se vuoi partecipare alla rubrica, carica le foto sul tuo profilo Houzz e invia il link insieme a una breve descrizione dell’abitazione a redazione@houzz.com. Ove decidessimo di pubblicare la tua casa, ti contatteremo al più presto.
Colpo d’occhio
Dove: un loft mansardato, nel quartiere berlinese di Kreuzberg
Superficie: 250 metri quadrati
Esperto: Tanja Meyle di Meylenstein
L’appartamento appare sorprendentemente enorme. Tanja Meyle ha strutturato la vasta superficie del sottotetto, ampliandola con un cubo di calcestruzzo che si estende su due piani e separa l’ampio salotto dalla zona cucina e pranzo.
Mentre nella parte inferiore si trova un piccolo ripostiglio privo di finestre, il piano superiore del cubo ospita la zona notte e un bagno. Ben due scale aperte in calcestruzzo – una per lato – permettono di accedere alla parte superiore della struttura.