Stili e Tendenze: Il Sole Splende Sempre sugli Intramontabili Anni 50
Non possono essere considerati una tendenza, sono piuttosto una certezza che continua a convincere e ad appassionare
Nel mondo dell’arredo, la metà del secolo scorso non è stata solo l’epoca del colore e delle forme arrotondate: gli anni ‘50 sono stati anni importanti perché hanno dato vita al concetto più contemporaneo di “design”. Il desiderio di rinascita e di cambiamento post bellico che aleggiava forte nell’aria, la voglia di novità e rinnovamento hanno portato a una fase di grossa sperimentazione formale e progettuale soprattutto nel mondo della casa e del suo arredamento. Il design – concepito come produzione industriale in serie di oggetti d’arredo accessibile a tutti – nasce dalle menti illuminate di imprenditori e creativi.
Sedie, tavoli, divani e librerie sono passati da forme artigianali, ricche e opulente, a linee più pratiche ed essenziali, l’arredamento è diventato componibile, funzionale e democratico nel senso più “libero” che a questo termine si può dare. Pensate alla famosissima coppia creativa formata da Charles e Ray Eames e alle loro inconfondibili – e oggi onnipresenti – sedie e poltrone, partiti da un modello hanno creato quelli che oggi sono dei must del design contemporaneo. Loro, così come Eero Saarinen, l’architetto finlandese naturalizzato statunitense, incarnarono perfettamente lo spirito del tempo e quel concetto di design che appena sopra citavamo come democratico. Perché ancora oggi parlare di anni ‘50? Perché quegli anni sono una delle migliori espressioni del design di sempre, italiano e non.
Uomini innovativi e aperti che dagli Stati Uniti d’America (dove un nuovo concetto di arredo si era già affermato negli anni ‘30) all’Europa hanno sdoganato un’idea di libertà progettuale fino a quel tempo inesistente. Anche in Italia il risveglio post-bellico è stato recepito in maniera positiva: sono gli anni di Achille Castiglioni, Vico Magistretti, Franco Albini, Bruno Munari e Marco Zanuso, solo per citarne alcuni. Architetti diventati nell’immaginario collettivo i padri fondatori di quel design Made in Italy che ha segnato il passo e operato la svolta, diventando icona di stile in tutto il mondo.
Con i loro progetti hanno rivoluzionato il mondo dell’arredo e della produzione (che in quegli anni per la prima volta avveniva in serie), ma in particolar modo il vivere quotidiano della gente “normale”. Dalle loro matite sono nati immensi capolavori che hanno fatto la storia. Ancora oggi lo stile e i “capolavori” di quegli anni, molti ancora in produzione, vivono nelle nostre case e sono acquistabili, forse con prezzi meno democratici e accessibili, ma sicuramente con lo stesso immutato fascino e il medesimo carattere.
Un inedito modo di arredare
Nasce in questi anni il concetto di “industrial design”, così come lo concepiamo oggi. Gli oggetti sono prodotti in serie e hanno forme più fluide e armoniche. Le linee si addolciscono diventando più morbide. L’avvento di nuove tecniche di realizzazione, non più esclusivamente artigianali, e la nascita di materiali più versatili, come la plastica, hanno permesso al mercato dell’arredamento di fare un grosso balzo in avanti.
Con i loro progetti hanno rivoluzionato il mondo dell’arredo e della produzione (che in quegli anni per la prima volta avveniva in serie), ma in particolar modo il vivere quotidiano della gente “normale”. Dalle loro matite sono nati immensi capolavori che hanno fatto la storia. Ancora oggi lo stile e i “capolavori” di quegli anni, molti ancora in produzione, vivono nelle nostre case e sono acquistabili, forse con prezzi meno democratici e accessibili, ma sicuramente con lo stesso immutato fascino e il medesimo carattere.
Un inedito modo di arredare
Nasce in questi anni il concetto di “industrial design”, così come lo concepiamo oggi. Gli oggetti sono prodotti in serie e hanno forme più fluide e armoniche. Le linee si addolciscono diventando più morbide. L’avvento di nuove tecniche di realizzazione, non più esclusivamente artigianali, e la nascita di materiali più versatili, come la plastica, hanno permesso al mercato dell’arredamento di fare un grosso balzo in avanti.
Le forme
Gli oggetti sono organici, si ispirano alla natura, gli angoli sono smussati e gli arredi sono sempre meno spigolosi. Le forme nascono e si creano partendo dal corpo e si confanno alle nuove esigenze funzionali di case più pratiche e di famiglie “moderne”.
Gli oggetti sono organici, si ispirano alla natura, gli angoli sono smussati e gli arredi sono sempre meno spigolosi. Le forme nascono e si creano partendo dal corpo e si confanno alle nuove esigenze funzionali di case più pratiche e di famiglie “moderne”.
I colori
Nella moda così come nell’arredamento il colore è completamente sdoganato e prendono vita accostamenti cromatici bilanciati e inediti per quel tempo. La plastica e l’MDF (il medium density fibreboard, un derivato del legno realizzato con un pannello di fibra a media densità) fanno il loro ingresso prorompente in casa. C’è un desiderio di allegria e “movimento” che si riscontra anche nei mobili, nei nuovi elettrodomestici e negli utensili d’uso quotidiano.
Nella moda così come nell’arredamento il colore è completamente sdoganato e prendono vita accostamenti cromatici bilanciati e inediti per quel tempo. La plastica e l’MDF (il medium density fibreboard, un derivato del legno realizzato con un pannello di fibra a media densità) fanno il loro ingresso prorompente in casa. C’è un desiderio di allegria e “movimento” che si riscontra anche nei mobili, nei nuovi elettrodomestici e negli utensili d’uso quotidiano.
I materiali
Alla costante e sempre presente linearità del legno – che però in questi anni si libera definitivamente di decori e inutili sovrastrutture – è associata una scia di nuovi materiali, più economici, versatili e innovativi. Componenti, anche industriali,
che permettono ai creativi un’infinità di combinazioni e sperimentazioni. Fra questi il metallo, le fibre vegetali come rattan e midollino, la stoffa, ma anche la gommapiuma. Sono inoltre gli anni d’oro della plastica, variopinta versatile e funzionale, una componente fantastica che da qui imperverserà negli anni ‘60 e non solo.
Dagli anni ‘50 in poi il design sarà sperimentazione e composizione di nuove formule e di processi compositivi inediti.
Vuoi approfondire l’argomento? Leggi anche Alla Scoperta dello Stile Moderno di Metà Novecento e Scopri le Icone del Design: Tutti i Successi Firmati dagli Eames
Alla costante e sempre presente linearità del legno – che però in questi anni si libera definitivamente di decori e inutili sovrastrutture – è associata una scia di nuovi materiali, più economici, versatili e innovativi. Componenti, anche industriali,
che permettono ai creativi un’infinità di combinazioni e sperimentazioni. Fra questi il metallo, le fibre vegetali come rattan e midollino, la stoffa, ma anche la gommapiuma. Sono inoltre gli anni d’oro della plastica, variopinta versatile e funzionale, una componente fantastica che da qui imperverserà negli anni ‘60 e non solo.
Dagli anni ‘50 in poi il design sarà sperimentazione e composizione di nuove formule e di processi compositivi inediti.
Vuoi approfondire l’argomento? Leggi anche Alla Scoperta dello Stile Moderno di Metà Novecento e Scopri le Icone del Design: Tutti i Successi Firmati dagli Eames
Produzione in serie
I mobili sono prodotti per la prima volta numerati e in serie da industrie specializzate che adottano tecniche di lavorazione e di finitura diverse da quelle degli artigiani. Nelle dimore arrivano così librerie componibili, sedie e tavoli “uguali per tutti”, ma anche elettrodomestici, divani e lampade modulabili.
I mobili sono prodotti per la prima volta numerati e in serie da industrie specializzate che adottano tecniche di lavorazione e di finitura diverse da quelle degli artigiani. Nelle dimore arrivano così librerie componibili, sedie e tavoli “uguali per tutti”, ma anche elettrodomestici, divani e lampade modulabili.
L’eredità
Se ancora oggi parliamo di quegli anni è perché molti degli oggetti creati sono ancora in produzione. Si tratta di progetti senza tempo come, ad esempio, la poltrona Lady di Marco Zanuso. Un oggetto simbolo di modernità e stile, dal punto di vista formale e tecnologico, è stata la prima poltrona modulare in gommapiuma. Un pezzo dal fascino incontrastato e davvero senza tempo.
Se ancora oggi parliamo di quegli anni è perché molti degli oggetti creati sono ancora in produzione. Si tratta di progetti senza tempo come, ad esempio, la poltrona Lady di Marco Zanuso. Un oggetto simbolo di modernità e stile, dal punto di vista formale e tecnologico, è stata la prima poltrona modulare in gommapiuma. Un pezzo dal fascino incontrastato e davvero senza tempo.
Le icone
Qualità e ricerca erano alla base di questi progetti. In quelli anni nasce il contemporaneo concetto di “centro di ricerca”. Per realizzare gli oggetti venivano chiamati architetti e realizzati studi non soltanto sui materiali, ma anche sulle necessità della gente. Sono nati così pezzi destinati a diventare icone, come la Lounge Chair & Ottoman degli straordinari coniugi Eames.
Fra riedizioni e vecchi brevetti rispolverati, l’intramontabile qualità di quegli anni resta un tema più che attuale. Sono numerosi gli aspetti interessanti di quella stagione, passi importanti che non possono essere trascurati dal design contemporaneo.
Raccontateci: avete icone del design a casa vostra? Come le avete sistemate? Condividete foto e suggerimenti nella sezione Commenti.
Qualità e ricerca erano alla base di questi progetti. In quelli anni nasce il contemporaneo concetto di “centro di ricerca”. Per realizzare gli oggetti venivano chiamati architetti e realizzati studi non soltanto sui materiali, ma anche sulle necessità della gente. Sono nati così pezzi destinati a diventare icone, come la Lounge Chair & Ottoman degli straordinari coniugi Eames.
Fra riedizioni e vecchi brevetti rispolverati, l’intramontabile qualità di quegli anni resta un tema più che attuale. Sono numerosi gli aspetti interessanti di quella stagione, passi importanti che non possono essere trascurati dal design contemporaneo.
Raccontateci: avete icone del design a casa vostra? Come le avete sistemate? Condividete foto e suggerimenti nella sezione Commenti.