Vivere in 21 mq Sfruttando un Soffitto di 4 Metri
Scopri l’uso che è stato fatto in questa casa della doppia altezza per creare una distribuzione funzionale e ad effetto
Né i 21 metri quadrati di superficie, né il fatto che si tratta di un piano terra stretto (solo 2,10 m di larghezza), senza altri sbocchi verso l’esterno se non il lucernario che si apre in un angolo del tetto verso un cortile interno, hanno scoraggiato il nuovo proprietario quando si è trattato di prendere questa casa nel centro di Madrid. Non che le difficoltà non fossero visibili, ma i vantaggi (tra i quali sicuramente c’erano i 4,75 metri di altezza dell’ambiente) hanno avuto un peso maggiore nella decisione. Ecco gli incredibili risultati.
Infatti, l’entrata della casa, spazio che ora include la cucina, è una delle poche zone della stessa che si trova all’altezza originale dell’immobile. Il progetto ha saputo sfruttare i metri ottenuti verso il basso con un’ingegnosa distribuzione dei diversi ambienti che lo compongono.
L’appartamento presenta un’altra zona disposta al livello originale dell’abitazione, lo studio che vediamo qui, ubicato sotto l’unica fonte di luce naturale di questo appartamento: un lucernario che dà nel cortile interno dell’edificio. A questo finto soppalco si accede necessariamente con una scala a mano fissata alla parete, obbligando costantemente chi ci abita a interagire con l’ambiente in modo attivo e consapevole.
Proprio come accade praticamente con la maggior parte degli ambienti della casa, questa specie di terrazza interna non ha un solo utilizzo definito, può fungere anche da zona relax mediante l’inserimento di un semplice futon e trasformarsi addirittura in una stanza improvvisata per gli ospiti.
Si tratta proprio di una delle virtù di questo progetto nel quale, così come spiegano dallo studio di architettura, «l’altezza dello spazio è stata utilizzata per poter contenere un gran numero di ambienti che, se da un lato sono delimitati, a loro volta sono connessi visivamente tra loro».
Si tratta proprio di una delle virtù di questo progetto nel quale, così come spiegano dallo studio di architettura, «l’altezza dello spazio è stata utilizzata per poter contenere un gran numero di ambienti che, se da un lato sono delimitati, a loro volta sono connessi visivamente tra loro».
In questo senso, la distribuzione sia delle parti basse sia di quelle più alte di ogni unità d’uso fornisce una serie di dislivelli per fare in modo che il cambio di ambiente sia chiaro e, come affermano gli architetti, «venga effettuato in modo fisico: salire in cucina, dal salone, o scendere in camera (situata accanto a esso ma a un livello inferiore) fornisce un’accentuata sensazione di cambiamento e una percezione diversa del luogo, di ciascuno spazio indipendente come della casa nel suo insieme».
Il salone occupa lo spazio centrale della casa, nella parte bassa come in quella più alta. Segue la filosofia imperante della stessa, con una struttura a scalini che fornisce la discesa verso i livelli inferiori, occupati dalla camera da letto e dal bagno rispettivamente in ciascuno dei due lati e che, al tempo stesso, funziona come seduta. Una menzione a parte merita il fatto che il buco sotto questa zona sia stato adibito a zona ripostiglio nella quale è possibile nascondere anche il letto della camera, per liberare spazio in quell’ambiente all’occorrenza.
Il pavimento è regolabile, dotato di una botola nel gradino più basso del salone per accedere a tutto ciò che viene conservato sotto. Insieme al cassetto sotto la seduta che forma la parte più alta del soggiorno, offrono uno spazio ampio per conservare ciò che serve, che si unisce all’armadio disposto all’entrata dell’abitazione e a un altro situato nella camera da letto.
Dalla zona centrale della casa, a soli pochi gradini di distanza si arriva al bagno, aperto e a vista, come il resto degli ambienti che costituiscono questo progetto. Quest’ultimo è un buon esponente della generosità degli spazi e della quantità di ambienti inclusi, nonostante le evidenti limitazioni dimensionali dell’immobile.
Ha il lusso di disporre di una vasca realizzata in situ e anche di spazio libero nell’angolo più interno per ospitare un’ultima zona ripostiglio aggiuntiva, dietro il muretto di media altezza che sostiene il lavabo e il water. «La costruzione e le finiture sono state realizzate in modo semplice, essendo il colore bianco la tonalità principale utilizzata in tutto l’ambiente», assicurano i responsabili della ristrutturazione, che hanno fatto dell’uso delle finiture lisce e minimaliste una costante in tutto il progetto.
Le stesse caratteristiche di questa abitazione hanno trasformato il convenzionale progetto in un vero e proprio rompicapo, anche se una sezione in 3D è molto utile per avere una visione d’insieme dei diversi elementi che lo compongono.
Da MYCC Oficina de Arquitectura arriva la chiave dell’ispirazione per questo progetto complesso con risultati sorprendenti: «L’idea di questo tipo di livelli ad altezze diverse con i quali viene strutturato l’appartamento è stata una costante sin dai primi schizzi del progetto ed evoca, in un certo modo, i vecchi giochi di piattaforma per computer».
Lavorare con l’architetto giusto può fare la differenza. Cerca quello vicino a te sulla pagina di Houzz dedicata ai professionisti italiani
E ora tocca a te! Che cosa ti è piaciuto di più di questo progetto? Ti immagineresti in una casa così? Condividi la tua opinione con noi nella sezione Commenti.
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Colpo d’occhio
Chi ci abita: un pubblicitario creativo
Dove: Madrid
Superficie: 21 m² (2,10 x 10 m)
Architetti: Carmina Casajuana, Beatriz G. Casares e Marcos González di MYCC Oficina de Arquitectura
Il particolare interessante: l’altezza dell’immobile, di 4,75 metri, è la chiave di tutto il progetto
Chiunque prima della ristrutturazione si fosse affacciato all’interno di questo appartamento al piano terra piccolissimo, stretto ed esposto completamente all’interno, ci avrebbe visto solo un avvallamento a diversi metri dal pavimento. E, proprio come spiega Beatriz G. Casares, uno degli architetti di MYCC Oficina de Arquitectura, «non era possibile fare molto di più, dato che il pavimento era praticamente scomparso nella ricerca condotta dal vecchio proprietario di uno spazio extra nell’unico punto in cui ci si poteva dirigere: verso il basso».