Cos’hai desiderato di più in questa quarantena?
In tempi di Coronavirus, l’aver vissuto per settimane intere chiusi in casa senza mai mettere piede fuori, ha fatto nascere nelle persone nuovi bisogni e nuove ispirazioni domestiche. Ci siamo resi conto di inefficienze, spazi da sfruttare meglio e nuovi stili di vita e modelli di abitare che vorremmo adottare anche quando tutto tornerà alla normalità. In che modo il Coronavirus cambierà le nostre case? Cos’hai desiderato di più in questa quarantena?
(27) kommentarer
Falegnameria Grelli
3 år sidenHo trasferito l'ufficio a casa. Avrei desiderato avere uno studio grande e comodo.
Roberta Tognoni
3 år sidenSembrerà strano ma per quanto mi riguarda niente che non desiderassi anche prima e che probabilmente continuerò a desiderare anche in futuro
Cuiprodest?
3 år sidenSidst ændret: {last_modified_time}3 år sidenSinceramente io ho desiderato, come sempre del resto, una terrazza abbastanza grande da poter fare giardinaggio (un minimo di giardinaggio lo faccio comunque anche sul mio mini balcone) e prendere il sole. Per il resto mi è mancato il lavoro, che in questo periodo è saltato ma io lavoro a casa e quindi ero già attrezzata, così come non ho mai smesso di uscire e andare al parco visto che ho due cani e un parchetto a meno di 200 metri da casa mia.
Fonte del Rustico
3 år sidenLa Libertà mi è mancata, quella che mi portava l'intuizione di ogni mia esclusiva Creazione... La Libertà, nessun Ambiente come miglior ispirazione!
Piero"Meraviglie naturali esclusive" · Mere information"Meraviglie naturali esclusive" · Mere informationOFFICINE VITTORIO COLOMBO SAS
3 år sidenSidst ændret: {last_modified_time}3 år sidenAbitando in campagna e avendo casa con giardino non ho avuto l'esigenza di nulla in particolare. Mi sono sentita molto fortunata rispetto a tanti altri.
金 Silvana G. | Interior designer e Home stager
3 år sidencome @Roberta Tognoni solo un balcone più grande, ma lo volevo anche prima, anche se sedia e tavolinetto per il portatile/colazione/pranzo e varie ci stanno
Virginie P.
3 år sidenSidst ændret: {last_modified_time}3 år sidenMi è mancata, mi manca, la mia casa, tutta, dentro e fuori, persone e cose comprese. Una quarantena in un ambiente non nostro, per bello che sia, è alienante, figuriamoci da soli e in un monolocale di pochi m2 senza balcone.
carmelina antonecchia
3 år sidencarissimo Piero guardare quei posti e davvero libertà e tranquillità in momenti tristi ...complimenti ecco perche le tue creazioni sono meravigliose!!!
casadolcecasa
3 år sidenuno spazio esterno realmente godibile (non un balcone su strada come nella vecchia casa, dove non sarei riuscita a sentirmi a mio agio) per prendere il sole (anche per lavorare a volte). Finora mai desiderato e mai sfruttato anche quando l'avevo e penso continuerò a sopravvivere serenamente senza. D'altro canto, la casa nuova, per noi grande, articolata e luminosa, e tutti i progetti che mi ispira, è stata fonte di serenità e di gioia in questo periodo noioso, per cui non posso lamentarmi!
User
3 år siden@Virginie P. ma tu saresti dovuta tornare all’estero? Perché conosco diverse persone che, con tamponi e salvacondotti vari (chiamiamoli così) sono rientrati nelle loro case in regioni diverse. Perché tu sei ancora così isolata?
Virginie P.
3 år siden@User, io sono tuttora all'estero, non sono rientrata in Italia per motivi di lavoro. Anche se avessi voluto rimpatriare, ero comunque vincolata da un contratto di lavoro che richiede la presenza sul posto, da un progetto in corso impegnativo, dal contratto di locazione del monolocale. Ha giocato molto l'incertezza. Vero è che per un po', lavorando da casa in telelavoro, avrei potuto farlo anche in Italia, ma non sapendo se e quando avrei potuto tornare qui, dove presto si renderà necessario rientrare negli uffici e lavorare in team, io, come altri colleghi stranieri, ho deciso di rimanere. C'est la vie. Speriamo mai più una esperienza del genere, per nessuno, soprattutto pensando a coloro a cui è toccato il peggio.
michele volpi - studio interior design
3 år sidenSidst ændret: {last_modified_time}3 år sidenmi sarebbe piaciuto un terrazzo gigantesco, da riempire di verde, decking e buona musica. L'ora dell'aperitivo sarebbe stata assicurata. :)
vale ria
3 år sidenCorreggere l'unico difetto di casa mia: la poca luminosità della zona giorno! è esposta ad est e dopo pranzo diventa inesorabilmente buia :(
Verdeminerale
3 år sidena parte l'ovvio spazio esterno che sarebbe stato salutare soprattutto per i bambini, personalmente ho desiderato una stanza totalmente insonorizzata in cui poter leggere, lavorare ecc ecc.. della serie "a meno che non vada a fuoco il palazzo lasciatemi stare"!
Catherine Mannarino
3 år sidenHo avuto conferma che la scelta della mia nuova casa tre anni fa era perfetta, non ho mancato di niente,..avendo un giardino, spazio in casa e con tutte le cose che accumulo e conservo non mi sono mai annoiata..
archèTìpe
3 år sidendevo dire che mi sono sentita fortunata, non mi è mancato nulla e in quei giorni di clausura forzata ho sempre ringraziato il giorno in cui ho deciso di non scendere a compromessi nella scelta della casa che doveva essere spaziosa e luminosa, per cui ho beneficiato di tutto ciò, e anche del mio balcone che non è grande ma ci sta un tavolo per poter pranzare......e se proprio volessi fare la pignola una stanza in più l'avrei voluta, in modo che ognuno in famiglia potesse stare a lavorare da solo....ma non esageriamo!!! in questi giorni quindi ho sempre pensato a chi purtroppo vive in buchi di case ( ormai standard) in quattro persone e mi sono detta fortunata!!!! (ripetizione dovuta)
casadolcecasa
3 år sidenla pace totale da bunker non l'ha ottenuta mai nemmeno mia madre nella nostra casa di 200mq con giardino: quando era a casa e doveva lavorare, noi le eravamo sempre intorno:) Ha così sviluppato una tecnica di sordità selettiva al richiamo "mamma":D
Virginie P.
3 år sidenDovendo convivere 24 ore al giorno, ogni membro della famiglia deve assolutamente disporre di uno spazio privato, senza interferenze. Per lavorare, per studiare, per telefonare a qualcuno, per meditare o stare semplicemente solo, in pace, e non sclerare da overdose di vita famigliare. Mi domando come sia stato possibile gestire lavoro e scuola online nelle famiglie, soprattutto quelle numerose. Un mio amico sposato con una insegnante doveva starsene relegato a lavorare in camera da letto quando lei, in soggiorno, era collegata con i suoi studenti. Avrebbero avuto bisogno di uno studio ciascuno per non limitarsi e disturbarsi reciprocamente. Se poi ci sono figli, di età diverse, che frequentano classi e scuole diverse, le cose di complicano ancora di più. A parte che in questo caso il problema non è solo lo spazio. Ma le case grandi e funzionali e una tata per ogni figlio non sono alla portata della maggioranza dei lavoratori dipendenti. Praticamente una utopia.
casadolcecasa
3 år sidenEsatto! E' un po' un'utopia... Poi dipende anche un po' dalle abitudini delle famiglie: oggi vedo salotti di casa equiparati a stanze da gioco per i figli, che probabilmente riflettono il desiderio dei genitori di averli vicini e sott'occhio nelle poche ore in cui possono goderseli a casa. Non si tratta solo di case dove lo spazio per giocare in camera non c'è! Quando eravamo piccoli noi giocavamo in camera, qualche volta sconfinavamo in corridoio, ma il disordine dei giochi rimaneva nelle camere (divise tra fratellini, perché da piccoli in realtà spesso è più bello stare insieme) e il riposo dei genitori era rispettato. E' chiaro comunque che una villetta su due piani, con giardino, dà più spazio allo sfogo di un nucleo famigliare con genitori e figli, soprattutto in situazioni di crisi come questa. Se poi penso che negli uffici spesso si lavora in open space con qualche metro quadrato a disposizione a testa, e un inquinamento acustico importante, direi che se due adulti hanno a disposizione uno studio, luminoso e spazioso, in una casa ben disposta, è già tanto... io sto lavorando in soggiorno e mio marito nello studio per scelta e devo dire che sono sicuramente più tranquilla che nel mio open space.
Barbara Brogi
3 år sidenavrei voluto solo non avere i vicini del piano di sopra sulla testa tutto il giorno a sentirli scannare. ho la fortuna di una casa che ho apprezzato ancora di più in questo periodo xké grande e luminosa, fino ad ora mi concentravo sul contesto esterno che non mi piace (zona industriale) x poi rendermi conto di quanto poco conti una volta chiusa la porta di casa
stefaniasasso61
3 år sidenSidst ændret: {last_modified_time}3 år sidenho pensato a chi non aveva spazio verde e neppure tanto spazio in casa .....specie i bambini e i ragazzi ....ma anche gli adulti nelle grandi città dove le case costano uno sproposito come Milano, Genova ... altro e pertanto molti abitano in pochi mq
Franco2018
3 år sidenQuasi quasi mi manca ... prima c’era un silenzio ed una pace che adesso è un lontano ricordo... per non parlare dell’inquinamento drasticamente crollato, le papere in città, i pesci nei canali di Venezia e i delfini nei porti!
Gabriele Bargigli Industrial_Design_LAB
3 år sidenSicuramente uno studio privato, visto che ho dovuto condividere una sala con le lezioni dei bambini (comunque una bella esperienza!!). E così avrei potuto anche suonare la chitarra senza interferenze continue ;-)
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